Il grande fratello scolastico

Non si può certo dire che il sistema scolastico italiano negli ultimi tempi goda di buona salute, considerati anche i tagli cui è stata sottoposto. Tuttavia, a fronte di scuole dove è necessario portare perfino la carta igienica da casa, come è stato documentato poco tempo fa nella trasmissione di Riccardo Iacona Presa Diretta, ci sono, per fortuna o purtroppo, a seconda delle opinioni, realtà agli antipodi, come quella dell’istituto Bertarelli a Porta Romana, nel milanese.

Alla modica cifra di 20 mila euro infatti, la preside dell’istituto ha pensato di creare una sorta di grande fratello elettronico, molto più sofisticato, per tenere sotto controllo gli studenti. Il sistema prevede badge elettronici per registrare le presenze, schermi touch screen nelle aule che registrano voci e presenze e un programma per consentire alla preside di gestire la situazione dal suo I pod di ultima generazione.

Il tutto era nato da un’esigenza, in realtà non così peregrina in qualsiasi scuola, di ridurre i ritardi, tenere sotto controllo le assenze ed evitare l’ingresso di estranei in cortile ma, evidentemente, l’iniziativa è stata così stimolante da andare al di là delle aspettative iniziali. Nei computer touch screen, installati nelle aule, gli insegnanti potranno registrare voti, note, circolari, argomenti delle lezioni, progetti didattici e avvisi, che saranno consultabili dalle famiglie attraverso una password.

Per quanto riguarda l’investimento economico, i soldi si dovrebbero recuperare con la pubblicità dei vari sponsor, che sarà trasmessa da un monitor, posizionato in corridoio. Per la preside dell’istituto l’aspetto fondamentale, al di là della tecnologia, è la trasparenza, declinata non in termini di controllo invasivo ma di nuova sfida per la scuola, per dare di sé un’immagine diversa e al passo con i tempi.