GINEVRA, 30 MAR – Stanotte in Svizzera, presso il Cern, l’acceleratore di particelle Large Hadron Collider è stato oggetto di lavoro e di attenzioni da parte di oltre 200 fra ricercatori e scienziati, che per oggi hanno preparato la macchina ad ottenere collisioni ad un’energia mai raggiunta finora artificialmente. “Questa notte – comunica l’italiano Luca Malgeri, uno dei coordinatori della presa dati dell’esperimento – abbiamo controllato la posizione dei fasci e adesso siamo pronti a partire”. Questa mattina, tuttavia, è sopraggiunto un problema tecnico: i fasci di energia sono andati “persi” a causa di un temporale che per il momento ha destabilizzato l’esperimento. Nonostante l’inconveniente, i ricercatori rimangono ottimisti. A parlare per loro è l’altro italiano Gianotti, il quale, consapevole che per superare l’ostacolo saranno necessarie altre due ore di lavoro, rassicura: “Era accaduta lo stessa cosa quando era entrato in funzione il predecessore dell’Lhc e poi tutti i problemi sono stati risolti”.
Emiliano Tarquini