Un vero e proprio scontro, quasi una rissa. E’ quanto è avvenuto domenica sera tra l’architetto Massimiliano Fuksas e il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Siamo al centro di Roma, in un ristorante nei pressi di piazza Mazzini. Il locale è abbastanza affollato, seduti ai tavoli ci sono vari attori, produttori e volti noti, tra cui Fuksas. Sono da poco passate le ore 21.00 quando Bertolaso fa il suo ingresso in sala accompagnato da altre persone. Naturalmente tutti lo riconoscono e si alza un mormorio, sovrastato dalla voce del progettista: “dove si deve sedere quel ladro, pezzo di m…” Un cliente protesta: “Qui ci sono dei ragazzini, vogliamo moderare i termini. E quell’uomo non è un ladro, non ti permettere di insultarlo”. E scoppia il caos. Nel verbale stilato dalla polizia si legge che Fuksas a questo punto impugna una formaggiera, scagliandola verso il tavolo del capo della Protezione Civile che si trova ancora seduto al suo tavolo, piuttosto disorientato da quanto sta accadendo. L’arma impropria comunque non raggiunge l’obiettivo e atterra senza colpire nessuno. Intanto volano piatti, cadono sedie e le persone urlano. Molti scappano. Doriana Mandrelli, moglie dell’architetto, descrive la scena: “Bertolaso nel frattempo si era tutto rannicchiato sotto il tavolo. Io non capisco come certa gente abbia ancora il coraggio per andare in giro…” Secondo la sua versione, il lancio della formaggiera non sarebbe mai avvenuto e ci sarebbero state solo “due belle pizze” – ovviamente intese come schiaffi – per il difensore di Bertolaso. L’identità dell’uomo è ancora un mistero. Secondo alcuni si tratterebbe di un costruttore romano, secondo altri di un commercialista. Secondo la Mandrelli era “un bullo, che ha preso le difese di Bertolaso aggredendoci, proprio come un teppista, classico atteggiamento che dilaga nei talk show. Insomma, è stata una provocazione e noi ci siamo difesi. E poi, è possibile che adesso non si è nemmeno liberi di commentare un fatto al proprio tavolo con degli amici?”. Nel giro di pochi minuti il locale si svuota. Una serata indimenticabile…
Tatiana Della Carità