Sesso, la fedeltà è un optional

Sarà pure una conquista dell’uomo civile, ma la monogamia è per molti sinonimo di sacrificio. A studiarne percentuali e caratteristiche una ricerca portata avanti dall’Università dell’Iowa su un campione significativo di uomini e donne della città di Chicago.
Lo studio, pubblicato su Perspectives on Sexual and Reproductive Health, ha preso in esame 783 adulti eterosessuali fra i 18 e i 60 anni, ponendo loro una serie di domande, prima fra tutte il numero di partner avuti nel corso dell’ultima relazione, in altre parole quanti amanti si erano concessi a scapito del proprio o della propria compagna.
Dai risultati è emerso che un terzo degli interpellati non aveva una relazione monogama. Il 12 per cento degli uomini e il 10 delle donne ha dichiarato che nessuno dei due era stato fedele, mentre il 17 per cento degli uomini e il 5 delle donne ha specificato di essere stato infedele, mentre l’altro non aveva avuto scappatelle.
La ricerca si è poi concentrata sul tipo di tradimenti, scoprendo che per le donne la maggior fonte di “distrazione” veniva dagli amici (nel 44 per cento dei casi, contro il 25 dei partner maschili), mentre per gli uomini era preponderante l’avventura con una sconosciuta (il 43 per cento, contro il 30 delle donne). Per chi teme il tradimento, la ricerca offre però una via d’uscita, presentare il partner ai genitori: “a quanto sembra – spiega infatti Anthony Paik, che ha coordinato lo studio – l’aver conosciuto i genitori del partner diminuisce di molto le probabilità di tradimento perché le persone sono meno inclini a mettere a rischio il rapporto con ‘avventure’. Ogni persona può fare le sue scelte in libertà ma speriamo che queste informazioni siano utili a far percepire i pericoli legati alle malattie conseguenti questi comportamenti”.

Andrea Piccoli

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