
Si definiscono “sabotatori culturali”, e in larga parte sono rappresentati da artisti, scrittori, agitatori e attivisti. Il movimento al quale aderiscono è il ‘Cultural Jamming‘: attraverso il linguaggio della controinformazione ribaltano il significato delle immagini pubblicitarie più diffuse, parodiando e “deturpando” ironicamente le affissioni, nelle quali il “consumatore tipo” viene rappresentato in maniera totalmente irreale. La filosofia di base dei ‘Cultural Jammers‘ si fonda sulla libera interpretazione del presupposto per il quale chiunque ha il diritto di comunicare le proprie idee: gli esponenti di questa nuova filosofia – in apparenza una semplice evoluzione dei più comuni writers – utilizzano bombolette spray, pennarelli, disegni e collage per rispondere ai messaggi pubblicitari che invadono le nostre città, e che nessuno – spesso – ha mai chiesto di vedere. Dopo la sua nascita negli Usa, il movimento dei “sabotatori culturali” sta lentamente prendendo piede anche in Italia, principalmente nelle grandi città come Milano, Roma e Napoli.
Una delle loro attività ripresa nella metropolitana di Milano: Guarda il Video
Se vuoi conoscere meglio il movimento dei ‘Cultural Jammers’: Guarda il Video
Emiliano Tarquini