“Il nostro Paese ha un debito inestinguibile verso quei tanti giovani che sacrificarono la vita per riscattare l’onore della patria”, ha affermato Napolitano. “Bisogna uscire da questa spirale di contrapposizioni indiscriminate, ma per farlo occore un grande sforzo collettivo“. Per creare questo “nuovo clima” un passo importante è sicuramente il sentimento comune dell’identità e dell’unità nazionale. “Le condizioni sono ormai mature per sbarazzare il campo dalle divisioni e incomprensioni a lungo protrattesi sulla scelta e sul valore della Resistenza”, ha poi concluso Napolitano, “per ritrovarci in una comune consapevolezza storica della sua eredita’ piu’ condivisa e duratura. Vedo in cio’ una premessa importante di quel libero, lungimirante confronto e di quello sforzo di raccoglimento unitario di cui ha bisogno oggi il Paese, di cui ha bisogno oggi l’Italia“.
Alla celebrazione, assieme al capo dello Stato, erano presenti in rappresentanza del Senato la vicepresidente Rosi Mauro, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il presidente della Corte costituzionale, Francesco Amirante.
Silvia Pino