Ieri un attentatore suicida ha fatto esplodere il suo veicolo, imbottito di esplosivo, contro un posto di blocco della polizia nei pressi del villaggio di Tir Bala. La violenza dell’esplosione ha demolito il check point e danneggiato una casa e una moschea vicine. Il bilancio delle vittime provocato dall’attentato è stato di 5 morti, tutti poliziotti e 11 feriti, 10 poliziotti e una donna. Il villaggio si trova sulla strada che va dal capoluogo del Pakistan nordoccidentale, Peshawar verso il distretto di Mohmand, nella Frontiera del Nord Ovest al confine con l’Afghanistan. Il veicolo proveniva dall’area tribale. L’intenzione dell’attentatore era quella di voler entrare a Peshawar, ma quando i poliziotti gli hanno intimato l’Alt per un controllo, ha capito che sarebbe stato scoperto e si è fatto saltare in aria. Anche se non ci sono state rivendicazioni l’attentato viene attribuito dalle autorità locali pachistane ai talebani che infestano la provincia pachistana di Khyber Pakhtunkhwa dove si trova Peshawar. Nella regione i ribelli filo talebani e legati ad al Qaeda sono nel mirino delle forze di sicurezza locali e dei militari di Islamabad che finora hanno condotto contro di loro diverse operazioni militari, anche con droni USA. In questi primi 4 mesi dell’anno sono già oltre 50 gli attentati dinamitardi che hanno colpito il Pakistan. A causa di questi attacchi terroristici sono morte circa 500 persone in tutto il Paese.
Ferdinando Pelliccia