Berlusconi: nuove dichiarazioni sulla libertà di stampa

Silvio Berlusconi a palazzo Chigi durante una conferenza parla della forte presenza della libertà di stampa in Italia.

Lo ha affermato dopo aver comparato il giudizio positivo, dato dall’Ocse, al sistema della protezione civile italiano, con i rapporti non altrettanto buoni che altre organizzazione internazionali hanno fatto pervenire, sottolineando in maniera marcata quelli sulla libertà di stampa.

Il premier, rivolgendo i suoi ringraziamenti al segretario generale dell’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), Angel Gurria, tiene a precisare: “Altre volte abbiamo avuto degli esami fatti al nostro sistema e cito l’ultimo fatto sulla libertà di stampa e ci siamo visti mettere in situazione di grande distanza dai primi; ora credo che se c’é una cosa in Italia che è sotto gli occhi di tutti e su cui c’é la sicurezza di tutti è che abbiamo fin troppa libertà di stampa: credo che questo sia un fatto non discutibile”.

Il PD replica alle parole del premier affermando che stampa e televisione sono la sua ossessione visto che le sue giornate sono spese in continue lamentele contro i giornalisti poco graditi e in telefonate ad esponenti dell’Authority che, sempre secondo il partito, avrebbero il fine di condizionare i contenuti delle trasmissioni.

“Ma stavolta è andato oltre”, lo dice il responsabile dell’informazione del Pd, Matteo Orfini, ricordando al presidente “che la libertà di informazione, in democrazia, non è mai troppa. Soprattutto in Italia, visto che secondo l’annuale rapporto di Freedom House questo è l’unico Paese della zona euro ad essere classificato come parzialmente libero (partly free) attestandoci ancora una volta oltre la settantesima posizione, a pari merito con India e Benin, dietro persino al Cile e alla Corea del Sud. Tutto ciò, spiega l’organizzazione, proprio a causa della concentrazione proprietaria e delle interferenze dello Stato”.

Luca Bagaglini