Bertolaso in conferenza stampa a Palazzo Chigi sugli appalti del G8 e su Anemone

Bertolaso

Conferenza stampa a Palazzo Chigi per il numero uno della protezione civile Guido Bertolaso sulla sua posizione nell’inchiesta sul G8 e sui rapporti con l’impenditore Diego Anemone (che avrebbe cortto il capo della protezione civile e altri pubblici ufficiali per ottenere favoritismi negli appalti di alcune grandi opere): “Le accuse che mi sono state rivolte non hanno alcun fondamento”, ha dichiarato seccamente. “Speravo di essere qui a commentare l’archiviazione o lo stralcio della mia posizione ma purtroppo non è stato così, l’indagine va avanti e quindi, visti commenti e i riferimenti che vengono fatti continuamente al G8 e alla Protezione civile, è importante per me mettere un punto fermo e chiarire tutta una serie di situazioni”. Ma in ogni caso Bertolasso non nutre timori: “Non ho mai mentito agli italiani. Credo di avere la coscienza pulita”. Anche perché “nessuno dei personaggi coinvolti in questa vicenda ha avuto appalti o affidamenti all’Aquila. Nessuna impresa di Anemone o delle altre persone coinvolte nella vicenda è stata contattata o ha ricevuto appalti dalla protezione civile all’Aquila”, a detta dello stesso Bertolaso.

Quindi, ecco spiegati i rapporti del capo della protezione civile con Anemone (anche se le intercettazioni facevano pensare tutt’altro): “Mia moglie, professionista in giardini, ebbe lavori da Anemone per il Salaria Sport Center. Fece solo gli studi preliminari e ricevette 25mila euro, regolarmente fatturati. A mia moglie, dopo avere pagato i suoi colleghi, rimasero solo 7-8 mila euro, regolarmente denunciati nella dichiarazione dei redditi”. Inoltre, “Anemone fece lavori di falegnameria nella casa dove abita, intestata a sua moglie. Per quei lavori diedi un assegno di 20mila euro”. Tutto nella norma, insomma.