Roma, 17 maggio 2010. I 193 Stati membri dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la prima volta discutono di una risoluzione che può cambiare il destino della lotta all’ epatite virale. È una svolta storica – spiega Ivan Gardini, presidente di EpaC Onlus, la principale associazione di riferimento in Italia per le persone colpite da epatite -, che potrebbe portare a riconoscere questa malattia quale priorità sanitaria globale e a uniformare gli sforzi per sconfiggerla, determinando sostanziali cambiamenti nelle politiche di prevenzione e informazione adottate dai Governi dei singoli Stati. L’ annuncio viene dalla 63^ Assemblea Mondiale della Sanità proprio in concomitanza con la giornata mondiale dellepatite che si celebra mercoledì 19 maggio. Da quando i virus dellepatite B (HBV) e C (HCV) sono stati scoperti, rispettivamente nel 1967 e nel 1988, non c’ è stata una sola risoluzione dellOMS che abbia pienamente indirizzato gli sforzi per combattere lepidemia globale. Una persona su 12 nel mondo è venuta a contatto con i virus HBV o HCV, ma la maggior parte non lo sa. Non solo. Ogni 30 secondi un individuo muore a causa delle complicanze di queste malattie, un milione ogni anno e globalmente sono 500 milioni i portatori cronici: una cifra 10 volte superiore rispetto a quella delle persone con HIV/AIDS. La necessità di adottare politiche uniformi a livello globale emerge chiaramente dal report che lOMS ha commissionato alla World Hepatitis Alliance, una Organizzazione No Profit che rappresenta oltre 280 Associazioni nel mondo che tutelano i malati di epatite B e C. La relazione ha raccolto informazioni su 135 nazioni. L80% dei Paesi sottolinea Gardini ritiene che rappresentino unurgente questione di salute pubblica globale. Ma solo il 70% ha adottato strategie di controllo e prevenzione a livello nazionale, che sono tra laltro da verificare per controllarne la reale efficacia. Un terzo degli Stati non possiede dati relativi alla prevalenza delle due patologie, più dei due terzi richiedono aiuto per migliorare le misure di sorveglianza. E solo il 41% dei Governi ha avviato campagne di sensibilizzazione negli ultimi cinque anni. Allarmanti i dati nei Paesi in via di sviluppo, visto che solo nel 4% di questi Stati è possibile sottoporsi al test per verificare la presenza dei due virus.
Ma qual è la situazione in Italia? Nel nostro Paese afferma Gardini vi sono più di 2 milioni di persone con infezione cronica da virus HBV e HCV. Sono circa 600.000 i portatori cronici del virus dellepatite B e 1.600.000 quelli del virus dellepatite C. Ogni anno si registrano oltre 20.000 decessi per malattie del fegato, in larghissima parte causati dalle complicanze dei due virus. Per ridurre il disastroso impatto sociale fatto di sofferenze, disagi e mortalità, chiediamo al Governo di riconoscere queste malattie e le relative complicanze (cirrosi, tumore del fegato, necessità di trapianto epatico) come problema di salute pubblica e linserimento urgente delle epatiti nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012, anche con finalità di prevenzione oncologica perché i virus HBV e HCV rappresentano agenti infettivi oncogeni. Proprio domani a Roma (presso la Biblioteca Giovanni Spadolini) EpaC parteciperà al convegno Epatiti Summit 2010, evento organizzato dal Sole 24 Ore in cui interverranno rappresentanti delle Istituzioni e delle principali Società Scientifiche di riferimento: unoccasione per ribadire limportanza di adottare adeguare misure di prevenzione. Limpatto di queste malattie è devastante e ancora molto deve essere fatto per sconfiggerle conclude Charles Gore, presidente della World Hepatitis Alliance -. Chiediamo che tutti i governi del mondo accolgano la risoluzione dellOMS, perché potrebbe salvare milioni di vite.
La giornata mondiale dell’ epatite
La giornata mondiale dell’ epatite si celebra in tutto il mondo il 19 maggio 2010. Liniziativa è stata lanciata per la prima volta nel 2008 dalla World Hepatitis Alliance. La giornata è stata organizzata per sottolineare la generale mancanza di consapevolezza su questo problema socio-sanitario ma anche la scarsa volontà politica di attuare strategie sanitarie di informazione e prevenzione così come sono state già pianificate per lHIV/AIDS, tubercolosi e malaria, nonostante i numeri sulla mortalità siano sovrapponibili o anche superiori a quelli di queste malattie.
La diffusione della malattia
o Nel mondo, 500 milioni di persone sono attualmente portatori dei virus dellepatite B o C cronica: mediamente, una ogni 12 persone
o E una quantità di pazienti 10 volte superiore rispetto a quelli affetti da HIV/AIDS
o Oltre il 50% delle persone colpite da epatite vive in Paesi in cui non è possibile accedere gratuitamente al test
o Il 41% della popolazione mondiale non ha accesso a trattamenti garantiti dai sistemi sanitari nazionali
o Le epatiti B e C uccidono un milione di persone allanno
o Nel mondo, una persona su tre è entrata in contatto con uno o entrambi i virus
World Hepatitis Alliance
La Giornata mondiale dellepatite è coordinata dalla World Hepatitis Alliance, una Organizzazione No Profit che rappresenta oltre 280 Associazioni nel mondo che tutelano i malati di epatite B ed epatite C. Il Consiglio Direttivo è formato da gruppi di pazienti di sette aree geografiche: Europa, Mediterraneo dellEst, Africa, Nord America, Sud America, Australia e Pacifico dellOvest. Attraverso una migliore consapevolezza, prevenzione, cura, supporto e accesso alle terapie, ritiene essenziale collaborare con i governi per vincere la battaglia contro queste malattie ed eliminarle dal pianeta.
L’ Associazione EpaC
In Italia, EpaC Onlus è di fatto la principale associazione di riferimento per i malati di epatite. Svolge attività di counselling, informazione, prevenzione e offre il suo contributo alla ricerca. EpaC Onlus sostiene le attività della giornata mondiale dellepatite, poiché membro fondatore della European Liver Patient Association (ELPA), uno dei 7 membri della World Hepatitis Alliance.
Per ulteriori informazioni visita il sito internet www.epac.it
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