Napoli – L’ acquedotto regionale continua a palesare la propria inadeguatezza: una falla presso una conduttura ricopre d’acqua le corsie stradali del centro flegreo e paralizza il traffico cittadino. Erano da poco passate le 5 di ieri mattina quando, a causa di un’ evidente perdita, l’ acqua potabile condotta verso l’ isola d’Ischia si è riversata in maniera copiosa lungo gran parte di via Lungolago ostruendo il traffico veicolare. Un disagio per il quale, già nelle prime ore della mattinata stessa, è stato necessario l’ intervento di una squadra di tecnici che, commissionati dalla Regione Campania, hanno cercato in tutti i modi di limitare i danni impegnandosi per diverse ore nella ricerca della falla causa del danno.
I lavori, per i quali sono stati necessari l’ utilizzo di una pala meccanica e di altri attrezzi atti perforare il manto stradale ed a scavare una buca profonda circa due metri, sono stati anche causa della chiusura di una corsia dell’ arteria determinando così l’ utilizzo di un sistema di semafori. Inoltre, paradossalmente, l’ acqua potabile, trasportando con sé i materiali presenti in strada e transitando lungo i canali che si immettono nel vicino bacino lacustre, è confluita nelle acque del lago Miseno il quale, per tutta la giornata , è stato quindi ricoperto da una patina di liquidi sporchi dal colore grigiastro e da una grossa quantità di schiuma bianca presente in particolar modo lungo tutto il perimetro dello stesso.
Una situazione di disagio la quale però palesa appieno un’ ulteriore deficienza caratterizzata dal fatto che ogni tipo di liquido (acque bianche, materiale inquinante, oli o acque nere straripate dai tombini) presente sul manto stradale di via Lungolago e via Miliscola finisce, senza alcun tipo di controllo o di trattamento, direttamente tra le acque del lago Miseno, determinando in tal modo una situazione di costante allerta. Difatti secondo quanto visibile presso il canale in parte ripulito grazie all’ operato del Servizio Acquedotto del comune di Bacoli e dell’ assessore all’ Ambiente Scotto di Vetta, queste aree risultano essere occupate da canneti, materiale ingombrante, fanghiglia, acque putride e fetide che richiamano nella zona numerosi insetti.
“Questa tipologia di danno avviene circa sette, otto volte l’anno – dichiara un responsabile del Servizio Acquedotto di Bacoli – e ciò è determinato dal fatto che le condutture dell’ acquedotto regionale sono oramai state usurate dal tempo poiché sono state realizzate negli anni sessanta. La maggior parte delle volte – continua il tecnico – le falle si aprono in prossimità di via Lungolago, nei pressi del lago Maremorto, e purtroppo non possiamo dire con certezza quanto tempo si impiegherà per risolvere la problematica poiché l’acquedotto è di competenza regionale”. Criticità che hanno destato preoccupazione e scalpore anche tra i residenti del luogo. “Sono stato dai carabinieri per segnalare la presenza di acque grigie nel lago Miseno – dichiara il giovane Nicola – Difatti l’acqua potabile fuoriuscita dalle condutture poste al di sotto del manto stradale di via Lungolago si è riversata nel bacino lacustre passando attraverso i canali di acque reflue adiacenti allo specchio d’acqua, trasportando con sé tutta la sporcizia e il materiale trovato all’interno”.
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