PARIGI – Ore 16.50 Francesca diventa leggenda. La Schiavone ha vinto il titolo del Roland Garros 2010: in finale la 29enne milanese, 17esima testa di serie, ha sconfitto per 64 76(2), in un’ora e quaranta minuti di gioco, l’australiana Samantha Stosur (n. 7). E per la terza volta bacia la terra rossa parigina. Cinquanta anni dopo la seconda vittoria di Nicola Pietrangeli al Roland Garros, 34 dopo il successo di Adriano Panatta. E nell’anno in cui la Federazione Italiana Tennis celebra il suo centenario. Francesca Schiavone è diventata la prima tennista italiana della storia a conquistare il trofeo di un torneo dello Slam.
La cronaca. Avvio un po’ contratto per entrambe, l’occasione è di quelle da non perdere. L’andamento del set segue il servizio. L’equilibrio si interrompe al nono gioco. Le prime tre palle break, oltretutto consecutive, sono per Francesca: un errore dell’azzurra ed un nastro malefico cancellano le prime due ma ci pensa la Stosur che commette un doppio fallo a regalare il break alla Schiavone. Nel decimo gioco arriva il set point per Francesca ma “Sam” guadagna campo e chiude con il diritto. Stop volley di rovescio ed è ancora set point, quello buono (errore di rovescio Stosur) per il 64 Schiavone.
Nel secondo set subito due palle break per la milanese nel terzo gioco ma Stosur le annulla con caparbietà, tradotta in due diritti vincenti. Poi un dritto ed una prima robusta consentono all’australiana di portare a casa il game. Nel gioco successivo – il quarto – è la Schiavone a cedere per la prima volta la battuta nel match (alla seconda opportunità per l’”aussie”) e la Stosur sale 3-1 e poi, mantenendo il servizio a zero, 4-1. Controbreak di Francesca al settimo gioco: tornata di nuovo aggressiva fin dalla risposta si procura tre palle break, la Stosur annulla la prima con un ace ma poi spedisce fuori un diritto e l’azzurra recupera dall’1-4 al 3-4. Poco dopo la rimonta è completata 4-4. Entrambe le giocatrici mantengono con autorità il servizio e si va al tie-break. Francesca lo domina con la determinazione di chi già “vede” il traguardo chiudendolo per 7-2 su un rovescio steccato dall’australiana.
Con quella odierna sono dunque diventate sette nella storia del tennis le finali giocate in singolare da un tennista azzurro nei tornei dello Slam, sempre al Roland Garros. Quattro hanno visto protagonista Nicola Pietrangeli (vinse il titolo nel 1959 e nel 1960, perse nel 1961 e nel 1964), una Adriano Panatta (vinse nel 1976), una Giorgio De Stefani (perse nel 1932): oggi è arrivata la “prima volta” di una giocatrice. Grazie a Francesca.
Talento, tattica e grande cuore: la Schiavone a 29 anni ha coronato con il titolo più bello una splendida carriera (oltre quello a Parigi ha vinto altri tre titoli Wta: Bad Gastein 2007, Mosca 2009 e Barcellona 2010). Qui a Parigi si è superata disputando un torneo in crescendo: ha battuto nell’ordine la russa Kulikova (57 63 64), l’australiana Ferguson (62 62), la cinese Na Li (n.11, 64 62), la russa Kirilenko (n.30, 64 64), la danese Wozniacki (62 63), numero tre del ranking Wta, finalista agli ultimi US Open e tennista più giovane (deve ancora compiere 20 anni) tra le top ten, la russa Elena Dementieva (76 ritiro), numero 5 del tabellone, finalista al Roland Garros e agli US Open nel 2004 e campionessa olimpica in carica. Ed oggi ha completato l’opera contro la Stosur, prima australiana ad approdare in una finale Slam dopo Wendy Turnbull agli Australian Open 1980.
Francesca da lunedì entrerà per la prima volta tra le top ten: sarà numero 6. Solo Adriano Panatta dal 1973, da quando la classifica viene elaborata al computer, ha avuto una classifica migliore della Schiavone: è stato numero 4 Atp il 24 agosto 1976. Prima dell’era open, negli anni Cinquanta-Sessanta, quando ancora i computer non c’erano, la classifica mondiale veniva stilata dal giornalista Lance Tingay, che scriveva per il “Times”. Nicola Pietrangeli, vincitore al Roland Garros nel 1959 e 1960 e agli Internazionali d’Italia nel 1957 e 1961, era indicato come numero tre del mondo (numero uno sulla terra rossa).
La Stosur, testa di serie numero 7 (la Schiavone è 17 del seeding), nel 2010 sulla terra ha vinto a Charleston ed è stata finalista a Stoccarda. La ventiseienne di Brisbane si era aggiudicata quattro dei cinque precedenti confronti diretti con l’azzurra. Specialista del doppio, si è scoperta da un paio di stagione anche grande singolarista scalando le posizioni del ranking mondiale. Già l’anno scorso qui a Parigi aveva giocato benissimo centrando le semifinali. L’australiana al Roland Garros è diventata la seconda giocatrice dopo Lindsay Davenport agli US Open 2000 a battere la Henin e Serena Williams (con la statunitense ha anche salvato un match point) in uno stesso torneo del Grande Slam. Potente e solida, dispone di uno dei migliori servizi del circuito che fa male anche sulla terra rossa. Ma in finale contro una Schiavone super non è bastato.
Fit