Pakistan, allarme attentati terroristici a Peshawar e Lahore

Quello trascorso in Pakistan è stato un venerdì di preghiera all’ insegna della tensione e paura per possibili attentati. Il warning era scattato stamani per Lahore e Peshawar. Le due città pachistane sono state, negli ultimi mesi, prese di mira dai terroristi. Attentati di naudita violenza le hanno sconvolte e insaguinate. La polizia di Lahore, la capitale culturale del Paese, è stata messa in ‘allarme rosso’ fin dalle prime ore del giorno dopo che i servizi di intelligence avevano avvertito di un possibile attentato di vaste dimensioni in città. Almeno 2mila agenti sono stati mobilitati e hanno effettuato perquisizioni in case di sospetti e hanno rafforzato le misure di sicurezza agli edifici pubblici e ai luoghi di culto. Questi ultimi principali obiettivi dei terroristi. Spesso sono stati presi di mira proprio durante la giornata di preghiera del venerdì. Un analogo e non meno importante dispositivo di sicurezza, sempre oggi, è entrato in funzione anche a Peshawar, la città pachistana al confine con l’Afghanistan per sventare un possibile attentato. Posti di blocco sono stati istituiti a tutte le vie d’accesso alla città. Ai check point veicoli e persone sono state accuratamente perquisite, mentre squadre di agenti di polizia e soldati hanno presidiato i luoghi pubblici e le moschee. Per fortuna in serata l’allarme è rientrato.

Dal primo rapporto sul terrorismo internazionale, curato dalla Fondazione Icsa, si evince che sono 25.761 le vittime di attentati terroristici nel mondo nel periodo 1993-2010. Attraverso esso si è voluto affrontare nel dettaglio, con analisi, dati e tabelle, lo scenario e la cause del terrorismo internazionale di matrice jihadista, l’evoluzione e la trasformazione della minaccia qaedista nel 2010 e le strategie e gli strumenti di prevenzione e contrasto del terrorismo jihadista. Il rapporto, è stato presentato oggi pomeriggio nella Stampa estera a Roma alla presenza del Ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Nel documento viene spiegato che anche se il numero di attacchi terroristici, nel triennio 2007-2009, ha registrato una significativa flessione, il numero delle vittime è rimasto elevato. La spiegazione data è che sono state sviluppate e affinate nuove tecniche di esecuzione dell’attentato. Sono sempre di più infatti, gli attacchi con esplosivo comandati a distanza e si è sviluppato, specie in Iraq, il fenomeno degli attentatori suicidi. Uomini bomba che non agiscono mai da soli e che si fanno esplodere nel medesimo posto, ma in momenti diversi, procurando in questo modo un numero maggiore di vittime. Negli ultimi nove mesi, nel periodo a cavallo tra l’11 settembre 2009 ed il 7 giugno scorso, si è registrato una particolare recrudescenza del fenomeno terroristico soprattutto in Pakistan con 1.129 morti, in Iraq con 1.032 e in Afghanistan con 226 morti.

Ferdinando Pelliccia