Toy Story 3, il cartoon movie prodotto e distribuito dalla Pixar Animation Studios e dalla Walt Disney, ha ottenuto un successo a dir poco trionfale nei cinema americani con incassi record, e questo già a pochi giorni dal suo esordio nelle sale.
Il film, declinato anche in versione 3d, ha fatto il pienone di spettatori, coinvolgendo indistintamente sia grandi che piccini. Anzi, a dire il vero, Toy Story 3, rispetto alla sua prima versione risalente al lontano 1995, si avvicina molto di più ai gusti degli adulti che a quelli dei bambini, essendo caratterizzato da una comicità sarcastica e più sottile in pieno stile Shrek!
I protagonisti sono praticamente gli stessi, almeno per quanto riguarda i più importanti: Woody il pupazzo sceriffo e Buzz Lightyear l’astronauta.
Senza dimenticare i gregari di successo come: Mr. e Mrs. Potato, Slinky Dog il cane bassotto con una molla al posto del busto, fedele amico di Woody, Hamm il salvadanaio a forma di porcellino, Bo Peep la bambola di una piccola pastorella e amore di Woody ed infine Sarge comandante di un esercito di soldatini di plastica.
Insomma c’è tutta l’allegra combriccola che tanto ha divertito negli anni con le loro gag spassose e i tanti pasticci. Eppure, negli Stati uniti, le femministe sono insorte contro il cartoon Pixar perché sessita e pieno di stereotipi.
Le femministe americane che sono andate a vedere il cartoon Pixar non sono uscite molto contente dalla sala cinematografica. La loro opinione è apparsa in un articolo su Ms, autorevole rivista femminista.
“Toy Story 3 è negligentemente sessista”, ha accusato la scrittrice Natalie Wilson nel suo articolo, e rincarando la dose: “rischia di danneggiare i bambini che, guardando certi spettacoli, crescono interiorizzando le idee stereotipate su quello che gli uomini pensano delle donne“.
L’autrice dell’articolo al vetriolo aggiunge: “Il film è anche omofobico per la descrizione che fa della bambola Ken e per le battute che riguardano questo personaggio, che suggeriscono che la cosa peggiore che possa capitare ad un ragazzo sia di essere una ragazza o un omosessuale”.
Come al solito non si può soddisfare tutti, e c’è sempre qualcuno che ha qualcosa da ridire, ma le critiche spesso sono un’ottima pubblicità e per giunta gratuita!
Le critiche scritte nero su bianco sul giornale non hanno fatto altro che aumentare la curiosità e la voglia di andare al cinema per vedere il film.
Nonostante questa polemica tutta al femminile, Toy Story 3 è campione d’incassi ed è già molto atteso in Italia. L’arrivo nelle nostre sale è previsto per il 7 luglio.
Fabio Porretta