“Quella notte il consigliere Zaccai sembrava impazzito”, così al settimanale ‘Oggi’, Morgana, la trans protagonista dello scandalo che ha travolto il consigliere provinciale di Roma Pier Paolo Zaccai. Morgana, brasiliana, all’anagrafe Gutierrez Espindola Godinho, 26 anni parla per la prima volta di quella notte in un’intervista al settimanale, da domani in edicola: “L’ho incontrato per la prima volta quattro mesi fa – racconta – Mi ha abbordato nel luogo dove lavoro da un anno. E’ stato sempre molto circospetto, faceva molti giri prima di arrivare dove voleva fermarsi, come se temesse di essere seguito”. Nell’intervista Morgana racconta la propria infanzia, le cure ormonali, gli studi da infermiera, il salto verso la prostituzione. Poi torna a raccontare la sua verità su Zaccai: “Credo che abbia frequentato altri trans, sicuramente Giuliana. L’ultima volta che ci siamo visti ha voluto che si unisse a noi. Con me è sempre stato molto gentile e generoso. Non nascondo che trovavo molto piacevole il suo interesse nei miei confronti e le dico perché: il nostro rapporto non è mai arrivato a essere consumato fino in fondo. Era come un gioco tra adolescenti dove c’era la curiosità di esplorare, reciprocamente ogni centimetro del corpo con le mani e con le labbra. Insomma, un gioco erotico colmo di richieste da appagare”. E sulla notte culminata con il consigliere che urla frasi sconnesse sul balcone di casa della trans, Morgana dice: “Ha voluto che passassimo a prendere anche Giuliana. Siamo arrivati da me un po’ dopo le quattro e a casa c’era anche Daniela, uno dei miei due coinquilini. Forse una persona sconosciuta lo ha infastidito. Comunque non ha detto niente, si guardava intorno fissando le pareti come se vi vedesse qualcosa e diventava sempre più agitato. Un po’ prima delle sei ho proposto di andare in un hotel e ha accettato. A un certo punto a cominciato a dire che si sentiva in pericolo, mi ha accusato di volergli creare dei problemi”. Morgana afferma di aver composto il numero della polizia e che a quel punto Zaccai “ha cominciato a urlare che si sarebbe buttato di sotto”. Conclude la trans: “Ho letto che all’ospedale si è rifiutato di sottoporsi ai test tossicologici. Onestamente, trovo curioso che non glieli abbiano fatti: forse i risultati avrebbero chiarito le ragioni del suo comportamento”.
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