Una carriera di governo iniziata due anni fa e oggi interrotta dalle dimissioni, quella dell’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino, che mantiene l’incarico di coordinatore del Pdl in Campania. Un percorso iniziato alla fine degli anni ’70, quando, giovanissimo, Cosentino diventa consigliere comunale a Casal di Principe, dove e’ nato nel 1959. Nel 1980 Cosentino e’ consigliere provinciale a Caserta. Rieletto alla Provincia nel 1985, Cosentino diventa assessore alla Pubblica istruzione. Nel 1990, al suo terzo mandato come consigliere provinciale e’ assessore all’Agricoltura. Nel 1995 il grande salto alla Regione Campania e l’anno successivo l’elezione a Montecitorio nelle liste di Forza italia. Nel settembre del 1997 Cosentino assume l’incarico di coordinatore di Fi per la Provincia di Caserta e poco dopo diventa vice-coordinatore azzurro per la Campania con delega agli Enti locali. Nel 2005 Silvio Berlusconi lo nomina coordinatore regionale del partito in Campania. Rieletto deputato nel 2008 con il Pdl, Cosentino e’ nominato sottosegretario all’Economia. Nel settembre dello stesso anno viene accusato dal pentito di camorra Gaetano Vassallo di aver avuto un ruolo di primo piano nel riciclaggio abusivo di rifiuti tossici in Campania. Nel novembre dell’anno successivo i magistrati chiedono l’autorizzazione alla custodia cautelare, che pero’ viene respinta dalla Giunta per le autorizzazioni della Camera. Nel gennaio di quest’anno la Cassazione conferma le misure cautelari a carico di Cosentino. Il 19 febbraio la richiesta di dimissioni dagli incarichi viene respinta da Berlusconi. Oggi, dopo il coinvolgimento nell’inchiesta sugli appalti per l’eolico in Sardegna, Cosentino si e’ dimesso da sottosegretario.
Cosentino “Lascio per il partito, voglio pensare al Pdl in questo momento.” “Lascio il governo per concentrarmi sul Pdl in Campania”: questa la sua prima dichiarazione.E poi, un affondo contro Gianfranco Fini: “Nessun dossier, gli interessa solo il potere di Bocchino”.”Ho deciso di concerto con il presidente Berlusconi di rassegnare le mie dimissioni da sottosegretario per potermi completamente dedicare alla vita del partito, particolarmente in Campania, anche al fine di contrastare tutte quelle manovre interne ed esterne poste in essere per fermare il cambiamento”.
Bocchino e Carfagna, binomio inscindibile, invece vogliono che si dimetta anche da Coordinatore Regionale del Pdl. Sia il vicecapogruppo del Pdl, sia la “Ministra” per le pari opportunità non vanno per il sottile ed in coro affermano: “Dimissioni anche dalla carica di Coordinatore campano del partito.”
Caiazzorinasce