Campania, primi effetti negativi della manovra economica: forze dell’ ordine pagheranno biglietto autobus

NAPOLI –Sembra un paradosso, ma da oggi in Campania le forze dell’ordine in servizio dovranno munirsi di biglietto per viaggiare, altrimenti rischiano una sanzione. Finora era in vigore una convenzione tra la Regione Campania e il consorzio Unicocampania che è un’associazione che riunisce le 15 principali aziende di trasporto in Campania e che gestisce il trasporto pubblico nella regione. Una Convenzione contemplata nell’art. 4 della L.R. n.1/2007 che stabiliva la libera circolazione per le forze dell’ordine, nell’esercizio delle loro funzioni, sui mezzi di trasporto pubblico. La convenzione riguardava agenti e ufficiali di pubblica sicurezza appartenenti all’arma dei Carabinieri, alle Forze di Polizia, Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Provinciale e, limitatamente al territorio comunale di propria pertinenza, gli agenti di polizia municipale e i vigili del fuoco.

Ieri la Regione Campania ha comunicato l’interruzione delle agevolazioni in quanto non è in grado di stanziare il contributo a favore dell’agevolazione per l’anno 2010. “Purtroppo la situazione finanziaria della Regione, dopo lo sforamento del patto di stabilità da parte della giunta Bassolino, non ci consente più di stipulare questo tipo di convenzione”, ha spiegato l’assessore ai Trasporti e alla Attività produttive della Regione Campania, Sergio Vetrella. “Del resto in altre Regioni è consentito il libero accesso a treni e autobus alle forze dell’ordine con numerosi limiti, e in alcune senza nessun onere a carico dell’ente pubblico”, ha evidenzia l’assessore regionale affermando anche che: “Pur nel massimo rispetto del prezioso lavoro delle forze dell’ordine in un momento così difficile di crisi economica per la Campania, e con in più una legge finanziaria che richiede alle Regioni sacrifici molto impegnativi, credo sia prioritario per noi cercare di utilizzare le poche risorse disponibili innanzitutto per garantire, per quanto possibile, i servizi di trasporto per tutti i cittadini, rispetto a un problema che le forze dell’ordine possono comunque superare facendosi rimborsare i biglietti dalle proprie amministrazioni, come avviene per qualunque altro lavoratore che utilizzi i trasporti per ragioni di servizio”. La mannaia dei tagli alle regioni prevista dalla manovra economica cala inesorabile sui trasporti pubblici, Questa non è che una delle tante conseguenze che la manovra produrrà. La penalizzazione del trasporto pubblico locale è solo la prima. La decisione presa dalla Regione comporta anche un altro conseguenza. Ogni anno palazzo Santa Lucia corrispondeva circa due milioni di euro, tra fondi per le aziende aderenti al consorzio Unicocampania e fondi per le società di trasporto private. Fondi che ora verranno a mancare dalle casse di questi enti. Un fatto questo che comporterà di certo una diminuzione di servizi, come la riduzione dei mezzi in circolazione per risparmiare sui costi, che ricadranno sui pendolari che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici inducendoli al ricorso al mezzo di trasporto privato. Di certo ora gli operatori del settore saranno costretti a tamponare la venuta meno di risorse da parte delle Regioni con un incremento di tariffe e con licenziamenti. Il direttore di Consorzio UnicoCampania, Antonietta Sannino ha commentato il fatto affermando che: “Inutile negarlo, lo scenario è preoccupante, è precipitato tutto all´improvviso, ma non avrei cominciato il recupero delle risorse proprio da un servizio di pubblica utilità. Ho chiesto personalmente più di una volta l´intervento delle forze dell´ordine per prevenire episodi di microcriminalità a bordo dei mezzi di trasporto. Un servizio che si è rivelato risolutivo in molti casi di cronaca non può venire a mancare. Il Consorzio UnicoCampania dichiara la massima disponibilità a prendere iniziative esclusive riservate ai militari, in accordo con la Regione”. Nel contempo il direttore del consorzio ha annunciato un piano di austerità per Unicocampania. Un piano che interesserà anche Metronapoli, la società del Comune di Napoli che gestisce il trasporto su ferro in città attraverso un sistema integrato di treni e funicolari, e di cui la Sannino è amministratore delegato. Come primo passo verrà ridimensionato il parco auto blu e lasciata la sede al Centro Direzionale di Napoli per la quale il consorzio paga un oneroso affitto, vivrà una seconda vita la sede di Piscinola di proprietà dell’ente.

Ferdinando Pelliccia