Una bambina di 5 anni è stata ‘rapita’ ieri sera da un istituto di suore di Marina di Massa (Massa Carrara) dai genitori a cui il tribunale dei minori aveva sospeso la patria potestà. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri i due genitori, M. C., 40 anni, e G. F., 45 anni, di Reggio Emilia sono entrati da una finestra della casa vacanze e poi hanno minacciato le suore, costringendole a consegnare loro la figlia.
Le ricerche della piccola, condotte dalla squadra mobile di Reggio Emilia, in coordinamento con le altre forze di polizia e i carabinieri, sono estese a tutta l’Italia. Padre, madre e figlia si sarebbero allontanati su una Fiat Punto a tre porte di colore grigio, il cui numero di targa è stato a segnalato a tutte le forze dell’ordine in servizio sulle autostrade italiane. Gli investigatori stanno anche cercando di tracciare i telefoni cellulari dei due coniugi e stanno compiendo accertamenti su eventuali prelievi bancari . Intanto il sostituto procuratore Valentina Salvi, che coordina le indagini, ha ipotizzato per i genitori i reati di sottrazione di minore in concorso con il sequestro di persona.
La vicenda è già nota alle cronache. Il 5 marzo scorso, infatti, la bambina venne prelevata contro la legge da una struttura assistenziale di Reggio Emilia. La fuga durò fino alla notte tra l’8 e il 9 marzo: i coniugi stavano per varcare il confine sloveno, ma la mamma di lui riuscì a convincere il figlio e la moglie ad incontrare la polizia e la piccola venne riaffidata così ai servizi sociali.
Ad aprile poi la coppia si era incatenata davanti al Colosseo e, un mese più tardi, aveva scritto una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedere un aiuto nella risoluzione della loro drammatica vicenda.
I coniugi, secondo quanto emerso dalla vicenda, avrebbero alle spalle problemi di tossicodipendenza e questo avrebbe spinto il Tribunale dei minori di Bologna ad affidare la piccola ad una struttura assistenziale individuata dal comune di Reggio Emilia, nominato suo tutore due anni fa.
“Ci siamo fatti giustizia da soli”, hanno detto, spiegando le motivazioni del loro gesto, i coniugi, che hanno affidato al loro avvocato un breve comunicato in cui annunciano la fuga e chiedono di essere lasciati in pace. “I genitori della piccola – si legge nella nota del legale modenese Francesco Miraglia – hanno provveduto a farsi giustizia da soli. Hanno telefonato al professore Camillo Valgimigli consulente insieme dottor Roberto Valgimigli nella perizia disposta dal Tribunale per i minorenni di Bologna, comunicando di avere la figlia con sé e di lasciarli in pace. Successivamente si sono messi in contatto con il sottoscritto, con una telefonata di identico tenore. I genitori hanno tenuto a sottolineare la loro disperazione nello stare lontani dalla figlia”.
”La bambina sta bene, si sta cercando di garantirgli una serenità, siamo di frontea due genitori e non a due delinquenti – ha poi detto all’Adnkronos l’avvocato Miraglia -. Quello di ieri è il gesto esasperato di due persone che si sono scontrate contro muro di gomma ma che non hanno nessuna intenzione di commettere reati”. ”Il 14 luglio è stato il compleanno della piccola ma a scatenare questo gesto è stato l’ennesimo atteggiamento del Tribunale”, ha aggiunto.
In mattinata il legale aveva assicurato che ”non c’è la minima possibilità che la bimba possa essere in pericolo”. ”E’ chiaro che due genitori – aveva poi spiegato in un’intervista a ‘SkyTg24′ – dopo che hanno fatto tre anni di peripezie, sono dovuti andare al Sert, servizio sociale, psicologi, psichiatri, si vedono arrivare un decreto del genere” vogliano ”fare qualcosa per sensibilizzare un po’ l’opinione pubblica ”.
”Sicuramente c’è la superficialità del Tribunale dei Minori – ha aggiunto l’avvocato -, c’è la superficialità del servizio sociale che spesso e volentieri fa delle relazioni e poi forse c’è anche qualche interesse privato, basta pensare che le strutture sono gestite spesso dai privati con delle convenzioni”. ”Sicuramente nel caso specifico – ha concluso – c’è un errore di fondo. Stanno bene, sono sereni e felici e vogliono solo un attimo di normalità”.
Fonte Adnkronos