Ciclismo, Alberto Contador vince il suo terzo Tour de France

I Campi Elisi s’inchinano per la terza volta ad Alberto Contador. Il fuoriclasse spagnolo dell’Astana conquista il suo quinto grande giro, unendo le tre vittorie francesi al Giro d’Italia del 2008 e alla Vuelta dello stesso anno. La vittoria di Contador è arrivata dopo che il lussemburghese Andy Schleck, del GS Saxo Bank, gli ha conteso la vittoria fino al penultimo giorno di gara, quando la cronometro da Bordeaux a Pauillac di 52 chilometri ha messo la parola fine alle ostilità.

È stato un Tour che ha vissuto la sua storia sulla sfida sportiva tra questi due protagonisti, visto che altri ciclisti attesi al varco hanno deluso di molto le attese. Il distacco conclusivo tra Contador e Schleck è stato di soli 39”, mentre sul terzo gradino del podio è salito il russo Denis Menchov, vincitore del Giro d’Italia 2009. Già nella tappa che arrivava sul Tourmalet, si era visto che Contador e Schleck avevano qualcosa in più di tutti gli altri. In quell’occasione lo stesso Contador accettò di lasciare la vittoria al lussemburghese, sapendo che il Tour era nelle sue mani. Nella penultima frazione, per l’appunto la cronometro di Pauillac, Schleck si è reso protagonista di una prova oltre le aspettative, ma alla fine la freddezza dello spagnolo ha avuto la meglio, permettendogli di rafforzare la sua leadership in classifica.

Il Tour metteva sul piatto 3.539 chilometri di corsa; i 39” secondi che staccano il primo dal secondo equivalgono a 429 metri di distanza. Per questo motivo il lussemburghese Schleck può essere molto contento del suo Tour, che gli ha dato il secondo posto consecutivo, dopo la piazza d’onore del 2009 sempre dietro al fuoriclasse spagnolo. Per Alberto Contador questa ennesima vittoria francese lo fa entrare tra i grandi nomi della corsa transalpina, confermandolo come numero uno assoluto del panorama ciclistico mondiale. Le lacrime viste sul viso dello spagnolo dopo la cronometro della penultima tappa, erano il segno, la consapevolezza, la certezza dentro di lui, che la vittoria aveva deciso di sceglierlo ancora una volta e premiarlo.

Altri protagonisti del Tour sono stati il velocista spezzino Alessandro Petacchi (Team Lampre) che ha vinto la maglia verde, ed ha fatto parlare un po’ italiano nella corsa francese. Il velocista britannico Marc Cavendish, cha ha corso un Tour splendido con cinque vittorie di tappa, e lo spagnolo Samuel Sanchez che ha chiuso il Tour al quarto posto finale, un risultato che non sembrava alla portata del campione olimpico in linea. È stato un Tour che ha regalato anche delusioni rispetto alle attese della vigilia. Lance Armstrong (29°) puntava alla vittoria ma non è mai stato in corsa nemmeno per il podio. L’italiano Ivan Basso (32°), che puntava ad un bel Tour con velleità di classifica, ha avuto problemi di salute nelle giornate pirenaiche, ma anche prima ha mostrato una mancanza di condizione. Damiano Cunego (29°) è stato volenteroso ma inefficace al momento di tentare il colpo vincente, anche negli arrivi che erano molto adatti alle sue caratteristiche. Cadel Evans (26°) ha vestito la maglia gialla per un solo giorno, crollando subito dopo aver taciuto anche ai compagni di squadra un infortunio che lui per primo sapeva non risolvibile. La maglia a pois di miglior scalatore è stata vinta dal francese Charteau, mentre la maglia bianca di miglior giovane è stata vinta da Andy Schleck. Ora il calendario internazionale avrà una breve pausa, ci saranno appuntamenti di secondo piano rispetto all’importanza del Tour de France, finché non arriverà il tempo della Vuelta di Spagna con il mese di settembre. Sarà tempo d’inizio preparazione per i mondiali australiani, e vedremo se con il Tour de France Contador chiuderà la stagione o tenterà un’altra “doppietta” Tour-Vuelta, dopo quella del 2009 con il Giro d’Italia e la sua corsa di casa.

Manuel Moz