Fini, per “resettaré la situazione politica, Berlusconi riparta dall’economia”

Per “resettaré la situazione politica, Berlusconi riparta dall’economia, coinvolgendo anche l’opposizione. Nell’intervista al Foglio in cui ha lanciato la sua offerta di pace al premier, Gianfranco Fini chiede a Berlusconi di “prendere l’iniziativa di grandi Assise per la crescita del paese, lui che di economia ne capisce”. Secondo Fini, su questo tema, il dialogo con il Pd è possibile. “Bersani, alla Camera, è stato da questo punto di vista convincente”. “Non mi pare – aggiunge Fini – che il leader del maggior partito di opposizione voglia avallare un ritorno agli aspetti più radicali ed estremi di una politica che si illuda di risolvere nei processi e nelle indagini della magistratura i propri problemi”.

CODICE ETICO E DDL ANTI-CORRUZIONE – Un codice etico per il Pdl. Nell’intervista di Gianfranco Fini al Foglio in cui ha teso la mano al premier, c’é anche una parte , non anticipata ieri sera, in cui il presidente della Camera rilancia il tema della questione morale. “Penso che dovremmo discutere seriamente un codice etico – spiega Fini – riflettere su quanto detto dal presidente della Corte dei conti, del disegno di legge contro la corruzione, e penso che tutto ciò sia nell’interesse comune di un’impresa comune, quindi anche nell’interesse di Berlusconi”.

BERLUSCONI, TEMPO SCADUTO – Silvio Berlusconi mette nero su bianco una dura censura politica contro Gianfranco Fini ed i suoi fedelissimi. Ma il presidente della Camera gli lancia un inaspettato ramoscello d’ulivo della tregua auspicando di poter confermare insieme al Cavaliere l’impegno con gli elettori, senza inutili ”mattanze’. ”Qui sto e qui resto’, dice l’ex leader di An, parlando del partito, che pero’ ottiene una risposta negativa dal vertice del Popolo della liberta’ convocato in tarda serata dal premier, e terminato a notte fonda: vertice che conferma la volonta’del Cavaliere di tirare dritto ritenendo tardivo, fuori tempo massimo,il riposizionamento del cofondatore. Da qui il documento di censura che sara’ discusso oggi alle 20 nel corso di una riunione dell’ufficio politico. Che il ‘divorzio’ tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini fosse ormai alla porte non era piu’ mistero per nessuno. Ne parlava come un dato acquisito Umberto Bossi ”ognuno andra’ per la sua strada”, e’ stata la sintesi del leader della Lega cosi’ come non ne ha fatto mistero in questi giorni il premier che, di fronte all’ipotesi di ”una divaricazione”, di una spaccatura del Pdl, ha rassicurato: ”i numeri sono abbondanti e non c’e’ alcuna possibilita’ di cambiamenti di governo o di maggioranza”.

INTERCETTAZIONI, BERLUSCONI: TENTATO DA RITIRO LEGGE – ”La legge sulle intercettazioni e’ stata massacrata da tutti gli interventi” che ha subito ”e sono tentato dal ritirarla”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando oggi alla Farnesina.
Il presidente del Consiglio ha citato il ddl sulle intercettazioni come ultimo esempio degli scarsi poteri di cui ha la presidenza del Consiglio ed ha ribadito come a suo avviso, dopo i tanti interventi di correzione subiti, la legge allo stato attuale ”non rida’ ai cittadini quell’inviolabilita”’ nelle conversazioni telefoniche di cui hanno diritto per Costituzione.
BERSANI: APPELLO A MAGGIORANZA, COSI’ NON SI VA AVANTI – ”In Aula ho detto chiaramente che loro, davanti ai problemi che hanno, devono prendere una decisione. Vogliono galleggiare cosi’, fare uno strappo o prendersi la responsabilita’ di capire che siamo alle colonne d’Ercole del berlusconismo e che serve una fase di transizione con il punto dirimente della legge elettorale?”. Cosi’, al termine delle dichiarazioni di voto, il segretario Pd Pier Luigi Bersani torna in Transatlantico sull’appello, rivolto in Aula alla maggioranza, a prendere atto dei problemi del governo e ad aprire una fase di transizione prima di tornare al voto.
Fonte: Ansa