Le autorita’ russe hanno rafforzato i controlli sanitari per evitare il propagarsi di malattie infettive, dopo che e’ stata registrata una crescente incidenza di gastroenteriti acute e il deterioramento dell’acqua potabile in 52 delle 83 regioni russe. Lo ha detto il capo dei servizi sanitari, Guennadi Onishchenko.
“Temiamo l’importazione di colera dal sud-est asiatico e dal Pakistan, dove la situazione non e’ buona”, ha detto Onishchenko. “Stiamo prendendo iniziative per organizzare il controllo del cibo e la consegna di acqua potabile dopo sono prosciugate le fonti di approvvigionamento”.
Stato di emergenza a Mayak
Dichiarato lo stato di emergenza nei pressi della centrale nucleare di Mayak, negli Urali, minacciata dagli incendi.
Majak, importantissimo sito di scorie nucleari, in grado di riprocessare 400 tonnellate di combustibile nucleare l’anno, fu nel 1957 scenario di una catastrofe in cui morirono 200 persone.
Morto un militare nei pressi di Sarov
Un militare russo e’ morto nella lotta agli incendi attorno al centro nucleare di Sarov, 500 km ad est di Mosca. Lo ha reso noto un portavoce del ministero della Difesa, citato dall’agenzia distampa Interfax. “Un albero in fiamme gli e’ caduto addosso e il soldato e’ morto per il trauma cranico mentre veniva trasportato in ospedale”, ha spiegato. Fin dall’epoca sovietica, Sarov ospita un importante centro di ricerche nucleari in cui vengono fabbricate le armi atomiche.
La Russia ha schierato centinaia di vigili del fuoco e soldati nell’area per domare le fiamme. Le autorita’ hanno comunque assicurato che il 4 agosto tutto il materiale fissile ed esplosivo e’ stato portato via.
Rainews