AFGHANISTAN / Vittime civili, talebani propongono di lavorare con Nato e Onu per accertare la verità

AFGHANISTAN – I talebani, che proprio alcuni giorni fa avevano contestato le cifre dell’ultimo rapporto dell’Onu sulle uccisioni di civili, hanno chiesto di avviare un’indagine congiunta insieme alle Nazioni unite, la Nato e altri organismi internazionali. In un comunicato i guerrieri in turbante propongono la formazione di una “commissione” per condurre indagini sulle vittime civili in Afghanistan.

Secondo i talebani, l’indagine dovrebbe includere rappresentanti dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, uomini dell’Alleanza atlantica, esponenti dell’Organizzazione della conferenza islamica, e organismi Onu impegnati sul tema dei diritti umani. La proposta arriva dunque a commento del rapporto di Unama (la missione Onu a Kabul) che ha accusato i talebani di essere responsabili del 76% delle vittime civili che, nei mesi tra gennaio e giugno 2010, sono arrivate a 1.271, in aumento rispetto all’anno precedente ma soprattutto grazie agli attentati talebani. Per i guerriglieri di mullah Omar si tratta di “propaganda”, ma ciò che è interessante è che si tratta della prima apertura verso organismi internazionali per una valutazione congiunta dei fatti afgani: per, dicono i talebani, “esaminare le aree e le persone colpite” al fine di “raccogliere informazioni, fatti e cifre precisi”. L’Ong afgana di difesa dei diritti dell’uomo, Afghanistan Rights Monitor , ha lodato l’iniziativa, invitando governo afgano e Nazioni Unite ad accettare la proposta, chiedendo però ai talebani di “fornire reali garanzie per la sicurezza dei membri della commissione”.

NTNN