Un po’ nordafricano. Un po’ ebreo. Ma questo non è bastato a fermarlo. Anzi, nel primo caso di consanguinei ne ha uccisi migliaia. Nel secondo, milioni.
STORIA – A volte ritornano. E questa volta con anche una sorpresa. Adolf Hitler, il dittatore nazista che ha quasi cancellato dalla faccia della Terra gli ebrei, ecco Hitler sarebbe, in parte, anche lui un ebreo. O meglio: avrebbe geni che si riscontrano soltanto in alcune popolazioni. Tra cui quella giudaica.
La scoperta, scrive il giornale britannico “Telegraph” riprendendo l’articolo pubblicato sulla rivista belga Knack, si deve al giornalista belga Jean-Paul Mulders e allo storico Marc Vermeeren convinti di avere individuato le tracce del codice genetico di Hitler che lo collegano all’ebraismo. Il tutto, dopo aver studiato la saliva di trentanove persone con un legame di parentela con il Fuhrer.
Secondo il dossier il test del Dna sui campioni di saliva ha individuato un cromosoma – chiamato Haplogroup E1b1b1 – che si trova raramente in Europa occidentale. Ma che – secondo i due studiosi – è molto comune nell’Africa settentrionale (tra i berberi del Marocco, Tunisia, Algeria e i somali) e tra gli ebrei sefarditi e ashkenaziti.
Facile, se non scontato, il commento del giornalista-ricercatore Mulders: «Partendo da quello che abbiamo scoperto, possiamo concludere che Hitler era parente della popolazione che ha tentato di sterminare».
Leonard Berberi