GIAPPONE – Chiunque sia stato almeno una volta in Giappone, non può non aver notato le famose toilette, sempre pulite ed igienizzate, in cui domina il water multifunzione. Il tipico water giapponese, oltre alla funzione per la quale è destinata, funge anche da bidet; dei getti d’acqua, regolabili tramite una pulsantiera posta accanto alla tazza, o sulla parete, provvedono alla pulizia delle parti intime.
Dagli anni ’70, in cui i primi water multifunzione vennero importati dagli Stati Uniti, i modelli si sono evoluti diventando sempre più sofisticati e ricchi di funzioni.
Il gigante del settore, la Toto, per conto della società Daiwa House, ha sviluppato una toilette che si potrebbe definire il paradiso degli ipocondriaci. In un paese con un sempre maggior numero di anziani, la Daiwa ha pensato di creare una toilette che potesse essere anche una specie di laboratorio di analisi mediche: un modo per tenere costantemente sott’occhio la salute degli anziani i quali non dovranno più recarsi all’ospedale, o in qualche ambulatorio, per fare i controlli di routine. La funzione più interessante sarà quella dell’esame delle urine: una vaschetta, all’interno del water, provvederà a raccogliere il liquido e ad analizzarlo; mentre il paziente sarà seduto per espletare i suoi bisogni corporei, un braccialetto misurerà la pressione sanguigna. Nella toilette sarà poi anche possibile registrare il peso e la temperatura corporea. Tutti i dati così collezionati, verranno poi spediti al computer di casa dove il paziente potrà inviarli al suo medico. Una prossima evoluzione, dicono, sarà quella di prevedere l’invio immediato – ciòè senza passare dal computer di casa – dei dati al dottore, ed eventualmente, ad altri membri della famiglia, in caso di valori anormali. Il prezzo di questo “giocattolo” tecnologico è invero piuttosto alto (3.000 – 5.000 euro), ma potrebbe essere di grande utilità per gli anziani, ma non solo; sebbene pensato per la terza età, la speranza dei costruttori è che contribuisca ad inculcare nei giovani una maggiore attenzione sulla loro salute.
Come accennato, il water multifunzione, non è originario del Giappone, ma è stato importato dagli Stati Uniti, negli anni ’70, dove veniva utilizzato in ambito ospedaliero. Nel paese del Sol Levante ebbe subito un grande successo e gli ultimi dati dicono che il 72% delle case sono provviste di water multifunzione. A partire dagli anni ’80, momento di grande espansione di questo prodigio della tecnologia, le funzioni incorporate nel water si sono moltiplicate e rese più sofisticate. Oltre alle funzioni già citate, ce ne sono altre come l’emissione di una dolce musica per coprire i rumori fisiologici, oppure i sedili che si alzano o abbassano a seconda che l’utente entri o esca dalla toilette. Molti water hanno anche la funzione per riscaldare il sedile; poggiare le natiche su qualcosa di caldo, soprattutto d’inverno, è una cosa sicuramente piacevole. Esistono poi modelli che hanno incorporato un rubinetto: l’utente, dopo aver finito le sue necessità corporee, attiva lo sciacquone e l’acqua, prima di entrare nella cisterna del water, passa da un rubinetto, posto sopra la cisterna, permettendo così all’utilizzatore di lavarsi le mani: è una bella idea per risparmiare acqua. Anche la battaglia per l’ambiente non viene trascurata: negli ultimi modelli è stato più che dimezzato il numero di litri utilizzati per ogni sciacquone (da 13 si è passati a 5). Per il risparmio energetico, inoltre, la funzione di riscaldamento del sedile viene attivata dal water solo al momento dell’utilizzo: in una settimana il water è in grado di “imparare” le abitudini dell’utilizzatore e quindi provvederà a riscaldare il sedile solo poco prima del suo presunto utilizzo.
Questo water delle meraviglie è largamente usato in Giappone, ma all’estero è quasi del tutto sconosciuto. La Toto è presente sul mercato cinese e americano dove vende i suoi prodotti per il mercato di fascia alta: per una clientela danarosa. Da marzo del 2009 è presente anche in Europa dove si è focalizzata sugli alberghi e sugli aeroporti. Prossimi obiettivi, dicono i dirigenti della società, saranno la Russia, l’India e il Brasile.
Ma questi water delle meraviglie, entreranno un giorno nelle case degli italiani ? Ai posteri l’ardua sentenza.
Cristiano Suriani