GOVERNO – «Se Berlusconi e la Lega dovessero portare il Paese alle terze elezioni in sei anni, allora noi proporremo al Fli un’alleanza per la democrazia. Noi staremo con tutti coloro che sono disponibili a salvare questa Costituzione»: è quanto ha detto il presidente del Partito Democratico Rosy Bindi ospite della trasmissione Iceberg di Telelombardia. «Dopo le parole di Farefuturo sul killeraggio del berlusconismo – ha aggiunto – che cosa aspettiamo da domenica se non la rottura definitiva?».
NUOVO ULIVO – Per Rosy Bindi il nuovo Ulivo proposto da Bersani deve aprirsi alle forze moderate del Paese: «Noi diciamo che anche l’Udc debba entrare in questa nuova forza, si è aperta una possibilità di prospettiva e incontro per costruire una alternativa di governo». «Sulle elezioni Berlusconi bluffa, ha paura delle elezioni, le minaccia perché vuole gli «accordicchi» nella sua maggioranza. Il presidente del consiglio sa che non vincerebbe. Bene che gli vada – ha concluso Rosy Bindi – non avrà mai una maggioranza al Senato e, comunque vada, vinceremo noi perchè abbiamo tutte le carte in regola per vincere».
BOCCHINO – Alleanze con il Pd e la sinistra in caso di elezioni anticipate come ipotizzato da Rosi Bindi e dallo stesso segretario del Pd Bersani? I finiani, con Italo Bocchino, lo escludono categoricamente. «Noi siamo nel centrodestra e restiamo nel centrodestra» spiega il capogruppo di Fli alla Camera. «Siamo in questa maggioranza e ci resteremo», assicura. Anche in caso di elezioni anticipate? «Non ci sono ragioni per elezioni anticipate – scandisce Bocchino – e non ci sono ragioni politiche e culturali per alleanze di Futuro e libertà con la sinistra». Ma nel Pd si è aperto un dibattito importante sui rapporti con Fini. «»Sarà importante – chiude Bocchino – ma non riguarda noi».
D’ALEMA – In questo dibattito nel Pd si registra anche la posizione critica di Massimo D’Alema. «Non vedo Fini come possibile alleato per il governo». «Io credo di essere da molto tempo interlocutore di Fini, perché credo allo sforzo che egli va compiendo per dare vita in Italia a una destra democratica, che abbia senso dello Stato, che voglia difendere la legalità; cioè, una destra molto diversa da quella di Berlusconi. È uno sforzo molto utile per il futuro del Paese, ma questo non significa un’alleanza politica con la sinistra. Io vedo Fini come un interlocutore per importanti riforme costituzionali – ha rimarcato D’Alema -, ma, sinceramente, non come un alleato politico». Rispondendo poi a un’altra domanda su ciò che dirà Fini domenica prossima, D’Alema ha detto di aspettarsi che egli «dimostri di non farsi intimidire e di rimanere fermo nelle sue opinioni». «Ha subito durante l’estate una vera aggressione squadristica – ha aggiunto D’Alema -, ho visto che Flavia Perina, parlando di Berlusconi e dei suoi seguaci, ha detto che essi sono più fascisti di noi: ciò mi ha colpito».
DI PIETRO – Antonio Di Pietro, in un’intervista pubblicata dal settimanale Left, sembra rispondere alla Bindi: «Il Partito democratico deve fare una scelta: stare dalla parte di una sinistra riformista oppure mettersi assieme a questo terzo polo. Costruito fra l’altro con i rimasugli della Prima repubblica. Per noi non esiste nessuna possibilità di fare agglomerati con personaggi in cerca d’autore. Con Udc e finiani non ci possiamo alleare e comunque Fini e Casini non staranno mai con il centrosinistra». «Il nome “nuovo Ulivo” mi piace – prosegue – e mi riferisco alla proposta di un’alleanza democratica lanciata da Bersani. Ma dentro ci devono stare i contenuti. Noi dell’Idv vogliamo essere i promotori di un’alleanza riformista, solidale, democratica che si fondi su tre fattori, uniformità di programma, unità d’intenti sugli obiettivi e una leadership scelta in maniera democratica».
BOSSI – Umberto Bossi, ai microfoni di SkyTg24, attacca Fini: «Spero che Fini non faccia “casini”… Non credo che a Mirabello dirà che fa il partito, questo non lo dirà». «Vedremo, secondo me lui si pente di aver chiuso il suo partito e quindi cerca di tornare sui suoi passi». Quanto alla eventualità di elezioni anticipate, Bossi afferma: «Non voglio dire niente, ci sono entrambe le possibilità».
CAPEZZONE – «Come volevasi dimostrare, nonostante le smentite dei giorni passati, il Pd ha in testa solo un’ammucchiata in salsa antiberlusconiana. Divisi su tutto, senza proposte e senza progetto comune, uniti solo in un’ostilità tribale e prepolitica contro il Premier. E le parole di Rosy Bindi ne sono l’ennesima conferma». Lo dice Daniele Capezzone, portavoce Pdl.
« MAI PENSATO AD AMMUCCHIATE» – La presidente del Pd Rosi Bindi corregge il tiro su eventuali alleanze con Gianfranco Fini. «Giovedì sera – spiega in una nota – intervistata a Telelombardia ho ripetuto cose già dette in altre occasioni in queste settimane. Ho spiegato che se Berlusconi cerca la prova di forza con il voto anticipato e se ci sarà un attacco alla Costituzione, noi chiederemo a tutti di difendere la Costituzione e la democrazia. Non ho proposto né alleanze con Fini, né ammucchiate. Del resto, non fu un’ammucchiata quella dei cittadini che vinsero nel 2006 il referendum sulla Costituzione».
fonte: Corriere.it