GOVERNO / Schifani, contestato alla festa del PD da attivisti del MoVimento 5 stelle ” Siete squadristi”

GOVERNO – Una ventina di attivisti del MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo e del Popolo viola protestano davanti alla tensostruttura che ospita nel centro di Torino la festa nazionale del Pd e dove sta per arriva il presidente del Senato, Renato Schifani, che sarà prontagonista di un confronto con l’esponente Pd Piero Fassino. I grillini urlano slogan e insulti nei confronti di Schifani e lo accusano di essere un «mafioso» e un «colluso». Critiche per l’invito al presidente del Senato anche al Pd che hanno scatenato un acceso diverbio tra i manifestanti e alcuni esponenti del partito, tra cui il sindaco di Settimo Aldo Corgiat e il parlamentare Stefano Esposito. Tra i manifestanti, che in questo momento si trovano al di là delle transenne poste di fronte alla struttura, c’è Salvatore Arduino, figlio di un ex consigliere comunale del Pci e futuro candidato del MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni comunali: «Sono profondamente deluso da questa sinistra – spiega – che si è allontanata dagli insegnamenti di Berlinguer».

FASSINO: “SQUADRISTI” Cresce la contestazione dei grillini, alla festa del Pd, nei confronti del presidente del Senato, Renato Schifani. Una ventina di manifestanti sta impedendo l’inizio del confronto con l’esponente del pd, Piero Fassino, che sta inutilmente cercando di placare la contestazione. «Fuori la mafia dallo Stato», urlano i grillini, che hanno in mano una agenda rossa, riferimento al magistrato paolo Borsellino ucciso dalla mafia nel 1992. «Provate ad ascoltare», ha spiegato Fassino ai manifestanti. «La festa del Pd – ha aggiunto – è un luogo in cui si discute, per questo abbiamo invitato il presidente Schifani, pur sapendo che molte sue idee sono diverse dalle nostre. In questi giorni abbiamo accusato di essere uno squadrista chi vuole contestare Gianfranco Fini alla festa di domani. Questo metodo è lo stesso».

SCHIFANI. “NON MI IMPEDIRANNO DI PARLARE” Schifani ha cercato di zittire i contestatori che lo stanno attaccando alla festa del Pd «Non saranno le intemperanze a impedirmi di poter parlare all’interno di una festa di un partito che rispetto». Poi ha lasciato la parola a Fassino: «vuole iniziare lei, può darsi che la smettano» . I contestatori sono poi stati fatti arretrare di qualche metro dalla polizia e il dibattito è cominciato.

BERSANI TELEFONA A SCHIFANI – Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha telefonato al presidente del Senato Renato Schifani «per esprimere solidarietà e profondo rammarico per quello che è avvenuto oggi a Torino, stigmatizzando la gazzarra indecente che ha disturbato il dibattito». «Il dibattito politico, anche il più aspro – afferma Bersani – deve segnare un confine netto con la prepotenza e la prevaricazione. Le nostre feste vivono come luoghi aperti di incontro e di discussione politica. Così le abbiamo volute, così sono e saranno. Qualcuno si levi dalla testa di poterci intimorire o farci derogare da questa scelta».

IDV: GRAVE SILENZIO SCHIFANI, NON LE CONTESTAZIONI -«Ad essere grave è il silenzio di Schifani e non il fatto che venga contestato. Schifani dovrebbe sentire il dovere morale di correre dai giudici per spiegare la natura di certe presunte frequentazioni con esponenti di Cosa nostra. Come è emerso da alcune inchieste giornalistiche pubblicate nelle ultime settimane e da alcune interviste, il presidente del Senato sarebbe stato il punto di contatto fra i fratelli Graviano e il duo Berlusconi-Dell’Utri. È imbarazzante che la seconda carica dello Stato, proprio per il ruolo istituzionale che ricopre, rimanga in un assordante silenzio. Non ci si può stupire che i cittadini lo constestino». Lo afferma in una nota il portavoce dell’Italia dei Valori, on Leoluca Orlando, rispondendo alle affermazioni di Maurizio Gasparri. «La solidarietà dell’Italia dei Valori va ai cittadini onesti ai quali, nonostante siamo in una democrazia, si vorrebbe togliere anche il diritto di protestare – prosegue il parlamentare IdV – siamo vicini ai precari, ai disoccupati, alle famiglie che non arrivano alla fine del mese. Marcello Dell’Utri, Gianni Letta, Renato Schifani, sono tutti stati contestati nell’arco di pochi giorni. È un chiaro positivo segnale che c’è un risveglio delle coscienze. Vorrei dire al senatore Gasparri che è normale che venga contestato il suo compagno di banco, il pregiudicato Dell’Utri, condannato inoltre in secondo grado per mafia, colui che considera eroe un mafioso. Evidentemente il senatore Gasparri non prova nessun imbarazzo a sedere in Parlamento accanto a lui ma non può pretendere che i cittadini italiani la pensino allo stesso modo».

CICCHITTO: CLIMA INFAME «Quello che sta accadendo a Torino è il frutto del clima infame che Di Pietro e una parte della sinistra stanno creando nel Paese. C’è il rischio elevatissimo che siamo appena all’inizio». Lo afferma il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto.

CAPEZZONE: NESSUNO STUPORE «Dopo che il segretario Bersani ha scelto di toccare il fondo usando la parola ‘fognà per riferirsi al centrodestra e alla politica della maggioranza, il Pd non ha il diritto di stupirsi (o di scansare le responsabilità) per l’indegna aggressione dei grillini contro il Presidente Schifani, a cui esprimo totale solidarietà». Lo afferma il portavoce del Pdl Daniele Capezzone. «Ormai, a sinistra, c’è una rincorsa verso il peggio: guidano Di Pietro e i grillini, segue il Pd. Ma è una gara – conclude – avvilente».

GASPARRI: SINISTRA CREA INTOLLERANZA «Le parole di Fassino non cancellano la gravità di quanto è avvenuto. Nell’esprimere solidarietà al presidente Schifani non si può non evidenziare il clima di intolleranza creato dalla sinistra. Insulti, odio, astio producono frutti velenosi». Lo afferma il presidente del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. «Alcuni svolgono un ruolo di punta ma altri fanno i fiancheggiatori. Basta pensare – conclude – alle parole di Bersani dell’altro ieri».

ROTONDI: VICINANZA E SOLIDARIETA’ A SCHIFANI «Vicinanza e solidarietà al presidente del Senato Schifani. È grave ciò che è accaduto a Torino alla festa del Pd. Sono manifestazioni scellerate di persone che hanno fatto dell’antipolitica il loro pane quotidiano. Pochi giorni fa dell’Utri, oggi Schifani: nel Paese monta un clima d’odio che deve indurre tutti a riflettere e ad abbassare i toni». Lo dichiara il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi.

FARINONE: PD PRENDA DISTANZE «Dopo l’episodio con Marini ora questo con Schifani. Il Pd deve prendere nettamente le distanze dal mondo giustizialista». Lo afferma il deputato del Pd Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione Affari Europei. «Servono alleanze con chi vuole governare, non con chi sa solo contestare, fornendo a Berlusconi alibi a iosa per atteggiarsi a vittima», conclude Farinone.

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