LONDRA – ”All’ombra dei cipressi e dentro l’urne confortate di pianto…”. Con queste parole inizia il carme “I Sepolcri” di Ugo Foscolo e, beffa del destino, proprio la sua tomba versa in condizioni di degrado e necessita di un restauro. Per ridare dignità al primo sepolcro del poeta, primo a cantare le tombe come simbolo di civiltà e memoria, si cerca uno sponsor che copra le 2mila sterline mancanti.
L’appello è del “Foscolo Appeal Fund” di Londra, la “charity”, diretta dalla professoressa Elisa Provini Walker, che ha preso a cuore le sorti del monumento, nel piccolo cimitero di Chiswick a Londra, dove le spoglie del grande poeta riposarono dalla sua morte, avvenuta nella capitale inglese il 10 settembre 1827, fino al 1871, anno della loro traslazione nella Basilica di Santa Croce a Firenze.
L’autore de “I Sepolcri” infatti morì in Inghilterra dopo un esilio volontario dall’Italia, dove non volle più stare da quando Milano tornò nelle mani degli austriaci.
“Il mio sogno – dice Provini Walker all’Adnkronos – sarebbe quello di festeggiare la tomba restaurata il prossimo 17 marzo, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Perché -spiega- fu proprio Foscolo uno dei primi ad aver dato all’intellighenzia italiana dell’epoca l’idea di unità d’Italia”.
La docente universitaria italiana, che vive a Londra da 55 anni, cita il libro di Maurizio Isabella, docente di storia alla Queen Mary University di Londra, “Risorgimento in Exile”, pubblicato nel 2009, in cui lo studioso ”spiega come sia partita dal Foscolo l’idea dell’Italia come patria comune degli italiani”.
”La tomba è in degrado – sottolinea la Provini Walker – perché non è mai stata restaurata dal 1861. Bisognerebbe ripristinare la ringhiera, che venne segata durante l’ultima guerra, ripulire il granito rosa, materiale con cui è costruito il monumento, e restaurare le scritte ormai illeggibili”.
”La maggior parte della somma necessaria, circa 23mila sterline, l’abbiamo trovata – prosegue Provini Walker – e abbiamo anche l’autorizzazione dell’English Heritage, una sorta di soprintendenza che dà le autorizzazioni e controlla i lavori di restauro. Non possiamo però iniziare se non abbiamo l’intera cifra. La legge inglese infatti prevede che per avviare un restauro di questo tipo occorra avere l’intera somma più un margine per gli imprevisti. Inoltre l’impresa che deve eseguire i lavori va scelta tra quelle accreditate presso l’English Heritage che, una volta iniziati i lavori, li controlla”.
Oltre a salvare la tomba di un grande poeta come Foscolo, il restauro ridarebbe splendore all’opera di uno scultore italiano all’epoca molto in voga.
Il sepolcro di Foscolo, infatti, fu realizzato dal torinese Carlo Marocchetti, allievo di Thorwaldsen e autore del monumento equestre a Emanuele Filiberto di Savoia a Torino.
”Quando Foscolo morì – racconta Provini Walker – il suo amico Lord Hudson Gurney provvide a fare seppellire il poeta in una tomba nel cimitero di Chiswick che egli stesso fece costruire. Non soddisfatto, fece fare una seconda tomba della quale però non era ancora contento. Alla fine chiamò Marocchetti, che era arrivato in Inghilterra in quegli anni, molto amato dalla casa reale, e fece costruire l’attuale tomba in granito rosa a forma di urna romana. Lo scultore – spiega la presidentessa del Foscolo Appeal Fund – aveva eseguito in Inghilterra numerosi busti e molte statue fra cui quella equestre di Riccardo Cuor di Leone”.
Il piccolo cimitero di Chiswick, dall’atmosfera romantica, è dominato dalla chiesa di San Nicholas and Magdalene che, il 10 settembre di ogni anno, ricorda Foscolo con una piccola cerimonia.
Fonte: Adnkronos