GOVERNO / Discorso di Fini, la replica di Bossi: “Se andavamo al voto subito Fini, Casini e la sinistra scomparivano”

GOVERNO – “C’era un presidente della Repubblica che non voleva le elezioni anticipate, ma bastava mandare un milione di scalmanati a Roma e vedevi che succedeva…”. Non le manda a dire, al solito, Umberto Bossi, che ai microfoni del Tg2 confessa qualche recriminazione sul mancato voto anticipato. E aggiunge: “Se Berlusconi dava retta a me e andava alle elezioni, Fini, Casini, la sinistra, tutti questi scomparivano…”.

Il terzo polo non vuole il voto

Casini, chiamato in causa da Bossi, dice la sua in una videochat sul sito de

La Stampa: “Il terzo polo è un progetto largamente incompleto, ci sono ancora tanti che oggi sono nel Pd e nel Pdl con i quali mi auguro di poter fare assieme la campagna

elettorale e quindi mi auguro che la legislatura continui perché è un processo ancora incompleto rispetto a quello che può accadere tra due anni”.

Il leader dell’Udc, a chi gli fa notare che Berlusconi potrebbe anticipare la data delle elezioni proprio per impedire la nascita di un nuovo soggetto politico, replica: “Se vuole lasciare lo scettro a Tremonti lo faccia”.

PdL al lavoro prima del confronto con Bossi

In attesa di incontrare questa sera Umberto Bossi, il premier Silvio Berlusconi, vedrà nel primo pomeriggio alcuni dirigenti del Pdl, tra i quali il coordinatore nazionale, Denis Verdini nella residenza di Arcore. Domani, inoltre, è previsto a Palazzo Grazioli – residenza romana del Cavaliere – una colazione di lavoro con i vertici del partito: a via del Plebiscito dovrebbero essere presenti i tre coordinatori nazionali, capigruppo e vice, e alcuni ministri del PdL.

fonte: Rainews24