SCUOLA INDAGINE OCSE – ”I risultati dell’indagine Ocse confermano le nostre valutazioni sul sistema scolastico e la necessità di proseguire sulla strada delle riforme. La ricerca dimostra che la qualità dell’istruzione non è affatto legata al numero di ore passate tra i banchi. Secondo l’Ocse infatti l’Italia raggiunge il record di ore di lezione ma il rendimento scolastico degli studenti resta basso”.
Lo afferma il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, in merito alla ricerca dell’Ocse sulla scuola italiana.
“Per migliorare la qualità dell’istruzione inoltre è indispensabile che la retribuzione dei docenti sia basata sul merito e non esclusivamente sull’anzianità di servizio, come rilevato dall’Ocse – continua il ministro – Non è accettabile che un insegnante raggiunga il massimo dello stipendio solo dopo i 35 anni di lavoro”.
“In un contesto internazionale che richiede rigore nei conti pubblici, – prosegue Mariastella Gelmini – l’indagine conferma che è necessario ottimizzare le risorse per l’istruzione. Esattamente ciò’ che il governo italiano sta facendo. Come rileva la ricerca infatti, l’efficacia dei sistemi scolastici nel futuro sarà misurata solo in base ai risultati effettivamente conseguiti e non sulla quantità di soldi spesi inizialmente dai singoli Paesi. Comunque, la spesa per studente in Italia è nella media dei paesi Ocse: 7.948 dollari all’anno”.
“Concordo pienamente con la ricerca quando afferma la necessità di puntare sull’istruzione superiore per incentivare l’occupazione. E’ con questo obiettivo infatti che il governo si è impegnato a riorganizzare i licei e rilanciare l’istruzione tecnica e professionale. Si tratta – conclude il ministro – di una risposta concreta alla crisi economica e di uno strumento indispensabile per sostenere le piccole e medie imprese. Avanti tutta dunque con le riforme, per offrire finalmente ai nostri ragazzi una scuola di qualità che prepari veramente al mondo del lavoro”.
Fonte: Adnkronos