FIRENZE / Grandi mostre, il San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci torna, dopo 500 anni, a risplendere nelle sale del museo Bargello

FIRENZE – Dopo più di cinquecento anni torna a Firenze il San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci. E’ un evento espositivo di grande rilevanza che rende testimoni del rientro, seppure temporaneo, di questo capolavoro del più grande genio del Rinascimento nella città dove, è verosimile, l’artista avesse almeno ideato intorno al 1508 l’impostazione del dipinto, poi proseguito nel tempo almeno fino al 1517.
L’opera rimase in Francia alla morte di Leonardo. E’ un’occasione che non solo fiorentini ma tutti gli italiani e i cittadini del mondo di passaggio per Firenze dal 10 settembre al 10 gennaio 2011 non dovrebbero perdere! Infatti, ben più intensa è l’emozione davanti a un’opera d’arte nel clima e nel contesto cittadino in cui è stata concepita, e in una cornice unica per la sua preziosità quale scrigno di capolavori del Rinascimento come il Museo Nazionale del Bargello.
Il quadro, di proprietà del Louvre, è stato prestato eccezionalmente al Museo Nazionale del Bargello in occasione di questa mostra di grande valore scientifico, che ribadisce quanto sia stata intensa l’influenza diretta di Leonardo sulle opere di Giovanfrancesco Rustici, che fu suo allievo e pupillo e che realizzò nel 1508 i modelli dei tre bronzi della Predica nello stesso atelier (a casa di Piero Martelli) in cui Leonardo contemporaneamente lavorava agli studi per la Battaglia di Anghiari per Palazzo Vecchio e al San Giovanni Battista del Louvre.
E’ la prima volta dal 1508 che il San Giovanni di Leonardo torna a Firenze e la prima volta, da allora, che torna a confrontarsi con il grande Battista di bronzo del Rustici, che a lui in origine si ispirò. Il bellissimo San Giovanni Battista leonardesco è stato paragonato alla Gioconda, definita sua sorella gemella per la magistrale resa dell’ombra e della luce attraverso la tecnica dello ”sfumato”, evidente in particolare nel volto la cui perfezione è paragonabile a quella di Monna Lisa.

Fonte: Adnkronos