UMBERTO BOSSI / Elezioni anticipate, il governo nelle mani del leader della Lega Nord

UMBERTO BOSSI – C’era attesa ieri per la ripresa formale dell’attività della Camera (il Senato riapre il 15 settembre). Alle 12 era prevista la riunione dei capigruppo con il presidente Gianfranco Fini, alle 17 lo stesso Fini avrebbe comunicato all’Aula il calendario dei lavori della Camera. La notizia è che Silvio Berlusconi ha deciso di presentarsi a Montecitorio alla fine di settembre (precisamente nell’ultima settimana), quando pronuncerà un impegnativo discorso sul prosieguo o meno della legislatura che potrebbe però non essere messo ai voti. La situazione è perciò di tregua fino a quella data, tanto è vero che Fini ha deciso di confermare il suo viaggio ufficiale in Canada (parte oggi) e Berlusconi di andare a Mosca domani a trovare il suo amico Vladimir Putin cogliendo l’occasione di un impegno internazionale.

Ovviamente si tratta di tregua apparente, perché continuano le polemiche su un fronte e l’altro del centrodestra. Il barometro che misura la temperatura politica di Montecitorio continua a essere fisso sulla lancetta delle elezioni anticipate. A non smuovere l’indicatore ci ha pensato la notizia che nella riunione dei capigruppo della Camera il Pdl, rappresentato da Fabrizio Cicchitto, non si è espresso su come si articoleranno i cinque punti programmatici (giustizia, fisco, sicurezza, Mezzogiorno, federalismo) su cui Berlusconi aveva annunciato di volere impegnarsi nei prossimi mesi.

Ieri c’era da verificare anche quale fosse l’atteggiamento formale dei capigruppo di Pdl e Lega nei confronti del presidente della Camera dopo le ripetute richieste di dimissioni avanzate da Berlusconi e Bossi. Su questo punto fa fede un comunicato della presidenza di Montecitorio: «Il presidente Gianfranco Fini prende atto della dichiarazione del capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, secondo la quale ora ci sarebbe incompatibilità tra il ruolo di Fini e quello di primo deputato di Montecitorio». Nel corso della riunione dei capigruppo, Fini era stato perentorio rispetto alla richiesta di chiarimenti da parte di Pdl e Lega: «Non considero necessario dare alcuna risposta in questa sede».

Berlusconi, nella riunione di vertice del suo partito, è tornato intanto a dire che Fini non può restare nella sua carica istituzionale. Da qui il rimestare sull’ipotesi di un colloquio con il presidente della Repubblica per fare il punto sulla situazione politica e istituzionale. Il leader della Lega, nella sua quotidiana apparizione a Montecitorio, ribadisce la sua posizione: «Si va alle elezioni, se ci sono le dimissioni di Berlusconi o un voto contrario sui cinque punti che verranno proposti da lui».

Il Senatùr non esclude la possibilità che sia proprio il Carroccio a togliere la spina che tiene in vita artificialmente il governo: «Ci sono anche queste possibilità». Nei confronti dell’idea di un governo tecnico, il leader delle camicie verdi fa un avvertimento minaccioso: «Immaginate cosa potrebbe succedere, se io e Berlusconi portassimo a Roma dieci milioni di persone». L’ultima sparata è su Fini: «Ognuno si fa uccidere dall’elettorato come vuole».

L’altra notizia riguarda l’annuncio di una manifestazione a Milano promossa dal Pdl per il 3 ottobre nella quale Berlusconi annuncerebbe l’avvio della campagna elettorale. Si è scoperto che per quella data era già stato fissato un comizio del premier a conclusione della festa cittadina del Pdl. Ma è soprattutto su una frase di Fini, pronunciata l’altra sera nell’intervista al Tg di La7 diretto da Enrico Mentana, che Berlusconi continua ad arrovellarsi: «Andare a votare adesso è da irresponsabili. Il governo non deve cercare il modo per andare a votare ma deve governare, occuparsi dell’economia, dei problemi della sicurezza dei cittadini. Non è una campagna elettorale che risolve i problemi».

L’assillo del premier resta in questi giorni come fare per non apparire colui che insieme a Bossi vuole portare gli italiani a votare entro la fine di novembre o al massimo a fine marzo. Il cerino gli sta scottando le dita.

Terranews