Storytellers di MTV arriva anche per Edoardo Bennato che, con il live registrato ieri venerdì 10 settembre, alle Officine Meccaniche di Milano, segna un altro punto nella sua carriera da cantautore rock ‘n’ roll con un concerto che ripercorre la sua storia musicale dagli esordi ad oggi: “Ho sempre pensato che le immagini correlate alla musica fossero fondamentali”, spiega Bennato alla stampa, “Ai tempi di ‘Burattino senza fili’ del 1977 già avevo un’attenzione particolare per i videoclip al punto di scrivere delle vere e proprie sceneggiature. Questo live è basato sul racconto, sulle storie, dando molto spazio alle ballad, e mi sembra di aver parlato di episodi divertenti nei quali tutti i giovani, ma non solo, si possono identificare”.
Durante lo show Bennato ha eseguito brani degli anni Settanta estratti da album come “Non farti cadere le braccia” del ’73 e “La torre di Babele” del ’76, ma anche canzoni più recenti prese dal disco “Le vie del rock sono infinite”, pubblicato nel 2010: “La scaletta è stata scelta per proporre un Bennato ‘alto’, di spessore, e penso che il risultato sia ottimo”, ha spiegato Luca De Gennaro di MTV. “Alcuni brani li ho scelti e voluti io stesso”, ha aggiunto il cantante, “ma ammetto che in certe situazioni c’è bisogno di un occhio esterno che sa valutare sicuramente meglio di chi è troppo coinvolto. Nonostante abbia degli inediti già pronti, non me la sono sentita di inserirli in questo Storytellers. Ci sono brani che qui si vestono di nuovo grazie agli artisti che mi hanno accompagnato stasera, per cui se vogliamo questi sono già ‘inediti’ di per sé”.
Al live hanno partecipato diversi ospiti tra i quali i Finley (che con Bennato hanno eseguito “Rinnegato”), Roy Paci (che ha prestato voce e tromba su una bellissima versione di “Un giorno credi”), Morgan (che con ironia e grande carica ha suonato il pianoforte e ha cantanto su “Perché” e “Lo show finisce qui”) e Giuliano Palma and The BlueBeaters (rifacendo in una coinvolgente versione ska-reggae “E’ stata tua la colpa”): “Con Morgan e Roy avevo già collaborato ai tempi del mio album ‘La fantastica storia del pifferaio magico’”, ha raccontato Bennato, “Nel disco c’erano anche i Velvet, ma mi sembra che anche i Finley siano un esempio di ottima band rock in Italia, in più abbiamo gli stessi gusti musicali. Giualiano invece lo vado spesso e volentieri a vedere in concerto, è un artista bravissimo che sprigiona solarità e felicità”. “A volte mi è capitato che qualcuno mi chiedesse quale cover avrei fatto di Bennato”, interviente Giuliano Palma, “e da sempre ho pensato che una delle canzoni che avrei voluto fare sarebbe stata appunto ‘E’ stata colpa tua’. Sono contento di aver realizzato questo desiderio, mi piacerebbe collaborare con Edoardo anche in futuro in qualche nostro concerto”.
Bennato parla poi degli anni difficili del suo album d’esordio con la Ricordi (“Non farti cadere le braccia”, 1973), quando l’etichetta bandì per un periodo il suo album perché “troppo poco commerciale” e “poco vendibile in radio”: “Ero la bandiera dell’insoddisfazione artistica. Accantonato per un attimo il disco decisi, per farmi notare, di mettermi fuori dagli studi della Rai, dove improvvisavo mini concerti con armonica e tamburello al piede. Ai tempi se non eri un cantautore politicizzato non eri molto preso in considerazione, ma io mi resi conto che l’unica bandiera che volevo portare era quella del rock, sbandierandola senza direzioni politiche. Ogni tanto mi sento un po’ in colpa nei confronti dei modelli rock anglosassoni dai quali tutti abbiamo preso ispirazione”, conclude l’artista, “ed è per questo che a mio parere scrivere testi, soprattutto in italiano, è un mestiere difficile. Bisogna essere testardi e determinati se si vuole essere degli artisti, il modo di fare musica cambia e cambierà ancora, bisogna stare al passo con i tempi e per fare questo si deve dare importanza specialmente ai live: è per questo che questa sera, qui, abbiamo dato vita ad un vero e proprio concerto”.
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