HAITI – Armarsi di pazienza e resistere ancora, non si sa quanto, nella precarietà più assoluta: è un’indiretta richiesta a un milione e trecentomila senza tetto, da otto mesi sotto le tende, sfollate dal terremoto del 12 Gennaio scorso, quella che emerge dall’intervista al presidente René Préval condotta congiuntamente da tre reporter francesi, per il quotidiano ‘Le Monde’, l’emittenre ‘Rfi’ e il canale televisivo ‘Tv5’.
“Per rimuovere i due milioni di metri cubici di tonnellate di macerie ancora presenti servono tre anni” ha detto il presidente, spiegando che nella capitale Port-au-Prince e nei dintorni, di fatto “non c’è lo spazio fisico” per edificare alloggi alternativi, come prefabbricati. “I terreni messi a disposizione fuori dalla città non sono stati utilizzati, la gente non vuole abbandonare il proprio quartiere” ha aggiunto Preval, secondo cui devono sorgere nuove zone residenziali sulle alture della città e lasciare la parte bassa, ora centro storico, soprattutto ai palazzi dell’amministrazione. “La banca haitiana ha deciso di investire 200 milioni di dollari nella ricostruzione dell’amministrazione pubblica. La fondazione del Principe Carlo deve venire qui per uno studio sulla ricostruzione del centro” ha aggiunto il presidente uscente. Promessi il 31 Marzo dalla comunità internazionale, degli 11 miliardi di dollari solo il 9% sono stati sborsati, ha confermato il presidente, senza vena polemica: “Nella fase di emergenza tutti hanno fatto il possibile” ha aggiunto Preval elogiando le organizzazioni non governative (Ong) e la cooperazione internazionale. “Non so quanti soldi siano transitati attraverso le Ong, non spetta a me chiedere conti” ha detto ancora “e per quanto riguarda l’aiuto gestito dalla Commissione interinale per la ricostruzione di Haiti, che prevede una vasta collaborazione tra gli attori haitiani e internazionali, le decisioni adottate dovranno ottenere l’avallo del presidente”. In questa situazione, che rileva ancora tutta del provvisorio, sono previste elezioni il 28 Novembre, confermate da Preval.
Fonte: Misna