CONSUMI / Coldiretti, via libera acquisto prodotti panetteria fresca dagli agricoltori

CONSUMI –  “Via libera all’acquisto di pane, panini, cialde, rustici, pizzette ed altre specialità salate direttamente dagli agricoltori che potranno sfornarli e venderli direttamente al pubblico mantenendo la natura agricola della propria attività”.
Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare “la nascita della figura dell’agricoltore -panettiere con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il quale è stata aggiornata la tabella dei beni” che possono essere oggetto delle attività agricole connesse.
“Si tratta di una innovazione importante che – sottolinea la Coldiretti – incentiva la possibilità in Italia di portare in tavola pane o pizze fragranti di qualità garantita dal campo alla tavola con la certezza di assicurarsi un prodotto veramente Made in Italy, in un mercato dove la metà del pane in vendita è ottenuto con farina importata senza alcuna indicazione per i consumatori. Un modo anche per riscoprire – continua la Coldiretti – i pani tradizionali censiti dalle regioni perché ottenuti secondo ‘tecniche’ rimaste inalterate nel tempo (da Lariano a Terni, da San Gaudenzio a Laterza, da Pontremoli a Borgopace) e quelli tutelati da riconoscimenti a livello comunitario, dove sono state già protette dalle imitazioni la coppia ferrarese Igp, il pane casereccio di Genzano Igp e il pane di Altamura Dop e anche il pane di Matera Igp. Si tratta di una opportunità, in particolare, per le imprese agricole impegnate nella coltivazione del grano soprattutto se coinvolte nell’attivita’ agrituristica e di vendita diretta, che possono cosi’ trovare – sostiene la Coldiretti – una importante occasione di integrazione del proprio reddito”.
Oltre ai prodotti freschi di panetteria, “tra le nuove tipologie di prodotti tassati in base al sistema del reddito agrario, il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 5 agosto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 settembre, ricomprende – conclude la Coldiretti – la produzione di farina o sfarinati di legumi da granella secchi, di radici o tuberi o di frutta in guscio commestibili, la produzione di grappa, la produzione di malto e la produzione di birra che sono considerate attività agricole a tutti gli effetti”.

Fonte: Agi