RIFIUTI CAMPANIA – Le proteste degli operatori di ‘Enerambiente’ ha quasi messo in ginocchio Napoli. Si tratta della società che ha in appalto il servizio di raccolta rifiuti nel quartiere del Vomero e della zona del centro del capoluogo campano. Mentre nel resto della città opera l’Asia, l’azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Dal 22 settembre scorso i suoi dipendenti hanno incrociato le braccia ed hanno lasciato accumulare per le strade di Napoli tonnellate di rifiuti. Una situazione che rasenta quella già vissuta negli anni passati quando un annosa emergenza rifiuti attanagliava la Campania. Una nuova situazione tale da indurre tanti a credere che a Napoli ci sia di nuovo l’emergenza rifiuti. Un fatto che non trova d’accordo però, Palazzo San Giacomo.
Sindaco e assessore competente si mostrano infatti, ottimisti. Il sindaco, Rosa Russo Iervolino oggi con una nota ha voluto sottolineare quanto la situazione dei rifiuti in città sia decisamente migliorata rispetto ad ieri. Il sindaco ha, per questo, voluto dire grazie ai tanti dipendenti di ‘Enerambiente’ che non si sono lasciati intimorire ed insieme a quelli dell’Asia sono scesi in strada a raccogliere i rifiuti anche in condizioni disagiate. Per le strade di Napoli infatti, hanno lavorato anche autocompattatoti con parabrezza sfondati e fari rotti. Erano i segni lasciati dal ‘comando’ che ieri pomeriggio ha assaltato il deposito della società, danneggiando alcune decine di mezzi parcheggiati nel piazzale e vandalizzando la struttura.
Il sindaco Iervolino non ha dimenticato di ringraziare anche le forze dell’ordine che ieri notte hanno scortato i mezzi uno ad uno. “Con questo sistema, facendo gli scongiuri, dovremmo in breve ripulire la città” ha affermato sorridente il sindaco. Nelle ultime 24 ore a Napoli sono state rimosse dalle strade almeno 1.400 tonnellate di immondizia grazie al lavoro, anche straordinario, a cui si sono sottoposti i lavoratori addetti alla raccolta.
L’Asia ha assicurato che la spazzatura ancora non rimossa lo sarà entro martedì prossimo. Per ora restano ancora da raccogliere almeno 600 tonnellate di rifiuti accumulatesi in strada. Stanotte un nuovo round. “I camion che a Napoli raccolgono e trasportano i rifiuti continueranno ad essere scortati”, ha aggiunto la Iervolino. Alle sue parole hanno fatto eco quelle dell’assessore comunale all’Igiene, Paolo Gaetano Giacomelli che ha affermato: “Se non si verificheranno più gravi incidenti, a Napoli l’emergenza rifiuti di questi giorni dovrebbe essere normalizzata in una settimana”. Di fronte ad una protesta che sembra organizzata ad arte per martedì prossimo il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro ha convocato un tavolo tecnico con Regione Campania, Comune di Napoli, Sap. Na ed Asia per individuare le iniziative per affrontare in maniera congiunta i problemi che hanno portato all’attuale momento di difficoltà nel settore dei rifiuti a Napoli. Su questo contesto aleggia però, la possibilità o meno di poter accedere agli impianti di smaltimento di Terzigno e Chiaiano. Negli ultimi giorni intorno, a queste due discariche si è consumata l’ennesimo scontro con i comitati anti discarica che rappresentano una comunità esasperata che rivendica solo il diritto alla salute.
Stavolta con loro sono scesi in strada anche i sindaci dei Paesi vesuviani, Terzigno, Boscoreale, Trecase e Boscotrecase. Anche i primi cittadini sono contrari all’apertura di una seconda discarica sul loro territorio. A quella della ex Sari a Terzigno, quasi esaurita, un progetto prevede di attivarne un’altra nell’ex cava Vitiello. Un secondo fronte aperto nella quasi guerra per i rifiuti contro cui le istituzioni di Napoli e provincia hanno ‘cozzato’ violentemente lasciando sul terreno una decina di auto compattatori distrutti e diversi altri danneggiati da gruppi di facinorosi che in molti additano come estranei alla protesta. Una protesta che i sindaci dell’area vesuviana si affannano a presentare pacifica. Si moltiplicano infatti, gli appelli da parte loro ai propri cittadini a protestare ma in modo pacifico e non violento ed a isolare i facinorosi. Oggi sabato il sindaco di Boscoreale, Gennato Langella dovrebbe iniziare l’annunciato sciopero della fame. Nel frattempo, proprio oggi il sottosegretario al Ministero degli Interni, Alfredo Mantovano ha avanzato un’ipotesi che se trovasse conferme sarebbe molto preoccupante. “Vi e’ il tentativo di gruppi anarchico-insurrezionali o dell’area dell’antagonismo di aizzare la protesta sociale, mettendo un comune contro l’altro o comunque impedendo l’individuazione dei siti e lo stoccaggio dei rifiuti o tentando di farlo”, ha affermato Mantovano nel corso di un suo intervento telefonico nell’edizione antimeridiana di ‘Studio Aperto’. “Non ci sono riscontri obiettivi in questo momento di una attività coordinata delle organizzazioni camorristiche presenti sul territorio però è evidente che non si può escludere in assoluto un’ipotesi del genere, dal momento che il traffico dei rifiuti per decenni ha rappresentato uno dei filoni più redditizi di attività della stessa camorra”, ha aggiunto il sottosegretario.
Ferdinando Pelliccia