CESARE BATTISTI / Brasile, in caso di vittoria di Roussef l’ex terrorista potrebbe essere estradato in Italia

CESARE BATTISTI – Con la possibilità che possa essere eletta presidente del Brasile Dilma Rousseff si prospetta che il prossimo inquilino del Palácio do Planalto di Brasilia, per la prima volta nella storia del Paese, possa essere una donna. Però, questo comporta anche un’altra conseguenza. La possibilità che finalmente si ponga fine alla diatriba su caso Battisti tra Italia e Brasile. Tra i due Paesi vige un accordo di estradizione. E in virtù di esso sul capo dell’ex terrorista rosso appartenente ai Proletari Armati per il Comunismo, Pac, pende una richiesta di estradizione del governo italiano.

In Italia Battisti è stato riconosciuto pluriomicida ed è stato condannato in contumacia a più ergastoli. Battisti però, nel Paese sud americano gode dello status di rifugiato politico. Uno status che gli venne concesso nel gennaio 2009 dall’allora ministro brasiliano della Giustizia, Tarso Genro. Lo stesso che ora, alle recenti elezioni del 3 ottobre è stato eletto governatore dello stato di Rio Grande del Sud. La Rousseff, possibile successore di Luiz Inacio Lula da Silva, suo mentore, si è già espressa in merito alla vicenda dicendosi favorevole alla concessione dell’estradizione in Italia dell’ex terrorista dei Pac. “Si dovrà applicare la decisione del Supremo Tribunale Federale”, aveva dichiarato lo scorso 24 giugno nel corso di un’intervista. Il riferimento era al via libera all’estradizione concesso dalla massima assise giudiziaria brasiliana. Un via libera però rimasto inattuato in quanto l’ultima parola in merito spettava al presidente Lula. Quest’ultimo però, ha tergiversato fino all’ultimo decidendo di non decidere. Lula ora non ha più voce in capitolo in quanto da stasera non spetta più a lui decidere, ma al nuovo presidente del Brasile che sarà eletto il 31 ottobre prossimo. Si dovrà però, attendere il suo insediamento, che avverrà a gennaio del 2012, per ottenere una decisione in merito alla vicenda.

Pertanto appare evidente che l’eventuale elezione di Dilma Rousseff a presidente del Brasile potrebbe essere una brutta notizia per Cesare Battisti. Il timore però è che davanti a questa evenienza Battisti si dia alla macchia come già è accaduto quando era esule in Francia.

Ferdinando Pelliccia