
NORVEGIA – La Cina passa dalle parole ai fatti: l’incontro tra il ministro della pesca norvegese Lisbeth Berg-Hansen e il vice ministro cinese per la pesca è stato cancellato.
La riunione era prevista per questo mercoledì.
Il ministro Berg-Hansen era già atterrata in Cina quando è arrivata la comunicazione che la riunione era stata annullata. Da parte delle autorità di Pechino non c’è stata nessuna spiegazione ufficiale, ma è chiaro che la cancellazione ha a che fare con il premio Nobel per la pace assegnato al dissidente Liu Xiaobo.
Già alla fine della settimana scorsa il quotidiano norvegese Dagbladet aveva scritto che il deterioramento dei rapporti tra la Cina e la Norvegia avrebbe potuto portare danni soprattutto al settore ittico. La Norvegia, del resto, come ha ricordato lo stesso ministro Berg-Hansen, è il paese dal quale la Cina acquista la maggior parte del salmone. E nei primi mesi di quest’anno, le esportazioni verso la Cina hanno fatto registrare un più 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per questo, Berg-Hansen ha detto che i rapporti tra i due paesi sono così buoni che non c’è motivo che vadano a rovinarsi, visto che – ha ricordato per l’ennesima volta il ministro – il Nobel è un premio assegnato da una commissione indipendente e non dal governo di Oslo.
Ma la Cina sembra voler insistere, e molti esperti temono che l’accordo di libero scambio tra i due paesi possa andare in fumo. Nella migliore delle ipotesi, scrive il quotidiano Aftenposten, le trattative per l’accordo andranno in soffitta, in attesa di un miglioramento delle relazioni.
Anche il ministro degli esteri norvegese Jonas Gahr Støre ha espresso perplessità sulla cancellazione della riunione, parlando di una decisione “difficile da capire”.
Antonio Scafati