AFGHANISTAN – Un ritiro ‘anticipato’ rispetto agli altri Paesi che partecipano al contingente in Afghanistan, ma fino a quel giorno una presenza rafforzata dall’uso di bombe sugli aerei italiani. Le proposte del ministro della Difesa Ignazio La Russa animano anche nelle ultime ore il dibattito politico, che presto potrebbe trasferirsi nell’Aula del Senato visto che il Pdl chiederà oggi di calendarizzare “al più presto possibile” un’informativa del Governo “sulle strategie di intervento in uno scenario sempre più complesso e drammaticamente impegnativo”. Se da un lato infatti si registra il sostegno del Pdl al titolare della Difesa, da Lega e Idv arriva un netto no all’escalation militare con la richiesta esplicita di ritiro dei nostri militari fatta da Luca Zaia e da Antonio Di Pietro. Il Pd invece corregge il tiro dopo che ieri le parole di Piero Fassino erano sembrate un’apertura all’uso delle bombe: “No alle reazioni emotive dettate dai sacrifici dei nostri militari ma occorre una riflessione sulla nostra presenza in Afghanistan”, è la linea che viene esplicitata a largo del Nazareno.
Invita alla prudenza delle iniziative il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini: “La confusione è sbagliata ed autolesionistica. E’ il governo che deve decidere quale proposta portare in Parlamento, noi corrisponderemo con serietà”.
Fonte: Apcom.net