NAPOLI E’ RESSA PER I BIGLIETTI / Infinite code in tuttà la città per le partite con Liverpool e Milan

NAPOLI E’ RESSA PER I BIGLIETTI – La febbre rossa (pardon, red), è un’epi­demia che colpisce a macchia d’olio, da Napoli in poi, e che arriva ovun­que: Spagna e Germania, Olanda e Inghilterra, spicchi di terra in cui il virus s’annida e da cui arrivano do­mande, sms, mail. Il Liverpool è on the road, una curva pericolosa a Ca­tania e via, poi sarà la sfida d’anda­ta: la grande vigilia è ufficialmente cominciata, ieri mattina, con l’aper­tura dei botteghini, ma ciò che che vale la storia è quella serata densa di magia, quel « you’ll never walk alone» cantato dalla Kop è Anfield, l’appuntamento del 4 novembre. E fino a quel giorno, non si parlerà d’altro sulle linee roventi di Castel­volturno, tecnicamente assediate e impossibilitate ad offrire certezze. «Possiamo, approssimativamente, avere percezione di quel che produ­ce quest’attesa: una stima precisa non si può avanzare, saranno in die­cimila quelli che vorrebbero essere a Liverpool». Ma Napoli è un vulca­no che erutta emozioni e pensando ad Anfield, di buon mattino, s’è lan­ciata ai botteghini del san Paolo e nei punti vendita Lottomatica, per­ché pure quelle del 21 e del 25 otto­bre al san Paolo saranno partitissi­me, mica dettagli dell’esistenca cal­cistica: undicimila biglietti divorati, tra file, attese e previsioni da tutti esauriti, con centoventimila spetta­tori annunciati in quattro giorni e al­meno diecimila che vorrebbero un posto ad Anfield.

I REDS – Si comincia all’alba, con in­dicazioni che per un po’ vengono di­sattese: prevendita in contempora­nea – però separata – di quel bene prezioso che si chiama biglietto per il Liverpool ( giovedì 21 ottobre) e per il Milan (lunedì 25). Al san Pao­lo c’è folla, ma senza ressa; i proble­mi sono alle ricevitorie, con un solo terminale e un vuoto di memoria che finisce per far dimenticare del­la prelazione per gli abbonati (sino a domani sera alle 18) per il match di Europa League. Alle dieci e trenta è tutto chiarito e a sera, rifacendo i calcoli, sono già in seimila che han­no prenotato a Fuorigrotta per gu­starsi Gerrard e company.

Fonte: Corrieredellosport.it