IN ISRAELE SI ALLARGA IL DIVARIO TRA RICCHI E POVERI – Si allarga la forbice fra ricchi e poveri in Israele malgrado i dati positivi sulla crescita dell’economia. Lo conferma un rapporto ufficiale dell’Ufficio centrale di statistiche israeliano, secondo il quale il tasso di disuguaglianza sociale tende oggi ad allontanare il Paese dai valori europei. Stando il rapporto, il reddito del 20% dei contribuenti israeliani piu’ facoltosi supera di ben sette volte e mezzo quello della fascia piu’ svantaggiata della popolazione, all’interno della quale si concentra buona parte della minoranza araba (circa un milione e mezzo di cittadini, sui 7,5 milioni dell’intera popolazione del Paese). Lo scarto tende a crescere (era di sei volte e mezzo dieci anni fa) ed e’ piu’ elevato di quello di qualsiasi Paese dell’Ue, dove la media delle differenze fra ricchi e poveri non supera un rapporto di 5 a 1.
I dati rivelano inoltre che il 29% degli israeliani rischia oggi di precipitare al di sotto del livello di poverta’ (calcolato in Israele a 2000 shekel al mese, circa 400 euro): una quota che sale quasi al 40% fra i giovanissimi, fra gli ebrei ultraortodossi (che di norma non lavorano) e fra gli arabi. Israele sta vivendo una fase di crescita sostenuta e ha risentito della crisi globale meno di altri Paesi a economia sviluppata. Di recente e’ stato ammesso nell’Ocse, mentre l’86% cittadini si mostra soddisfatto del livello di sviluppo raggiunto dal Paese. In termini di giustizia sociale, dopo aver perso in larga misura gli elementi di socialismo che avevano ispirato i padri fondatori dello Stato sionista e che per decenni erano stati dominanti nella vita pubblica, sembra tuttavia distanziarsi ora anche dai modelli occidentali.
Fonte: Ansa