VELTRONI CONTRO ELEZIONI ANTICIPATE – «Chi vuole le elezioni è nemico dell’Italia». Lo dice, in una intervista al Corriere della Sera, Walter Veltroni, che pone l’accento sull’allarme lanciato da Van Rompuy sulla crisi dell’Ue e sottolinea come il nostro Paese arrivi al momento critico «con tutti gli indicatori negativi». «Ci attendono -insiste Veltroni- manovre di rientro dal debito molto forti, sento parlare di 45 miliardi di euro per la prossima primavera. In queste condizioni, l’idea di elezioni anticipate è un’idea da nemici dell’Italia». E quello anticipato «sarebbe un voto dall’esito incerto. Nessuno degli schieramenti sarebbe in grado di garantire la modernizzazione e la stabilizzazione necessaria. Rischiamo -prosegue Veltroni- di perdere sei mesi per ritrovarci in uno stallo peggiore di quello di oggi. Questo governo è finito. È finito -sottolinea Veltroni- il ciclo politico di Berlusconi, per quante manovre e campagne acquisti possa tentare. Si deve dar vita ad un governo di responsabilità istituzionale, che non sia un ribaltone ma che raccolga tutte le forze in Parlamento preoccupate di questa condizione del tutto particolare in cui versano l’Italia e l’Europa, e delle conseguenze sociali sugli italiani che si impoveriscono, sulle aziende che chiudono».
Un governo che, «come il governo Ciampi, rassereni e dia sicurezza al Paese, cambi la legge elettorale, prepari il terreno ad una dialettica di tipo europeo tra schieramenti diversi». Un governo «che non dovrebbe durare certo un mese». E chi dovrebbe guidarlo? «Ho fatto il nome di Ciampi non per caso. Non necessariamente deve essere la persona che occupa lo stesso ruolo. Ma persone con quella cifra, quella autonomia, quell’indipendenza, esistono. L’Italia -conclude Veltroni- è molto migliore di come oggi la si rappresenta».