SCONTRO CARFAGNA-MUSSOLINI – Dà della «vajassa» ad Alessandra Mussolini e guarda a Forza del Sud, il partito di Gianfranco Micciché, come suo possibile prossimo approdo il 15 dicembre, quando si sarà dimessa da ministro, deputato e componente del Pdl. […]Infuriata la Mussolini, che dopo aver letto l´intervista della Carfagna al Mattino, nella quale le dà della «vaiassa» (donna del basso, ndr), chiede l´intervento del presidente della Camera Gianfranco Fini e minaccia contumelie non appena la vedrà «negli occhi»: «È grave che il ministro Carfagna rivolga volgari insulti a una parlamentare – dice la Mussolini – Dovrebbe dimettersi, le sue parole sono la conferma che non è in grado di ricoprire una carica governativa. Chiederò al presidente Fini di adottare ogni iniziativa a tutela della mia onorabilità». Dal governo nessun segno chiaro di solidarietà al ministro. «Spero che il caso rientri perché c´è da lavorare», dice timidamente il sottosegretario Carlo Giovanardi, mentre Gianfranco Rotondi assicura che «Berlusconi non mangia i figli». La collega Giorgia Meloni definisce «dura» la reazione della Carfagna «al netto di Alessandra Mussolini, spesso gratuitamente cattiva», e il ministro Roberto Maroni prende le distanze: «Stimo la Carfagna, le dimissioni però non mi sembrano legate a temi di governo ma ai rapporti nel Pdl in Campania, in cui non entro».
Intanto la Carfagna, che sul suo blog riceve la solidarietà di centinaia di fan mentre il deputato Pdl Giancarlo Lehner si dice suo «orfano felice», guarda con «grande interesse» al partito di Micciché, Forza del Sud. […] L´opposizione, dall´Udc a Sel di Vendola, la difende: «È stata un buon ministro e il fatto che dica che il partito è ridotto a un comitato d´affari è rilevante», afferma Pier Ferdinando Casini. «Nel centrodestra la guerra per bande va avanti da lungo tempo e la Carfagna si è ribellata – dice Nichi Vendola, minacciato di querela dal presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli – Berlusconi non può emanciparsi dalle relazioni con il mondo dell´ex sottosegretario Cosentino, indagato per rapporti con la camorra: tutto ruota attorno all´affare dei termovalorizzatori».