PAPA RATZINGER CONTRO LA CINA – Forse poche personalità al mondo hanno il coraggio di esprimersi a muso duro contro la potente Cina. Ieri Benedetto XVI lo ha fatto, in un messaggio dai toni insolitamente fermi, a causa dell´ordinazione di un vescovo, monsignor Giuseppe Guo Jincai, avvenuta sabato scorso senza mandato apostolico, cioè senza l´autorizzazione e il permesso del Papa.
Un fatto che per la Chiesa rappresenta una violazione vera e propria della libertà religiosa. Il Pontefice si dice addirittura offeso dal provvedimento, che è una sfida alla sua autorità. E´ l´apertura di una nuova crisi nei rapporti fra Santa Sede e Cina popolare.
[…]Il Vaticano indica proprio con nome e cognome colui che ritiene come il vero responsabile dell´atto di sfida. «La Santa Sede – si legge infatti – constata con rammarico che le Autorità lasciano alla dirigenza dell´Associazione Patriottica Cattolica Cinese, sotto l´influenza del Sig. Liu Bainian, assumere atteggiamenti che danneggiano gravemente la Chiesa cattolica e ostacolano detto dialogo».
Un attento osservatore di questioni orientali come il direttore dell´agenzia AsiaNews, padre Bernardo Cervellera, dice che «l´ordinazione di un vescovo cinese, avvenuta contro il volere del Papa, con sequestro dei partecipanti e sotto il controllo delle forze della polizia sembra una cosa di altri tempi, una specie di remake di un film sulla lotta per le investiture, che per due secoli ha dominato la storia medievale d´Europa».[…]