Repubblica: Festini a casa di Berlusconi, parla la escort Nadia: “Emilio Fede selezionava le ragazze”

FESTINI A CASA DI BERLUSCONI – Dice che ad Arcore e a Villa Certosa ha incontrato tante ragazze giovani, «penso minorenni». Dice che a Villa San Martino è entrata senza controlli e che per i suoi incontri con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ricevuto un compenso di 5 mila euro. Torna a parlare Nadia Macrì, la escort emiliana che ha raccontato ai magistrati dei festini a casa del premier. In un´intervista a Maria Latella su Sky, Macrì rivela nuovi particolari sulle serate a casa del capo del governo. E sulle modalità di reclutamento delle giovani ospiti, alcune escort, altre show girl o aspiranti tali. Una selezione che passava – spiega – prima da Lele Mora e poi da Emilio Fede (entrambi indagati per sfruttamento della prostituzione).

«Un giorno – racconta la Macrì – sono stata fermata per strada da un collaboratore di Mora, il capo delle sue guardie. Mi ha chiesto se volevo seguirlo. Nello studio di Mora c´erano altre ragazze, tutte straniere, russe e brasiliane, tranne me. Da lì siamo state portate nello studio di Emilio Fede. Che finito il tg ci ha parlato una per una e ha fatto una specie di selezione. Due sono state mandate via».

Macrì riferisce di non aver mai visto né Noemi Letizia né Ruby. Ma di avere incontrato una donna che ha definito una specie di “coordinatrice”, «una ragazza giovane, bionda e alta, che lavora per la tv, sembrava lei a organizzare tutto». «Ad Arcore la prima volta era tutto bello, la situazione era carina – continua la Macrì – . Eravamo una decina e tutte sapevano, erano già istruite. C´era anche Fede e la segretaria del presidente. La selezione per me andò bene perché mi chiamarono una seconda volta, mi contattò direttamente il presidente sul mio cellulare. Mi disse così: “Sono il sogno degli italiani, sono il presidente”. Poi sono andata anche a Villa Certosa, in Sardegna, e lì oltre alle ragazze c´erano tanti imprenditori, avvocati, notai». Macrì fa sapere di non aver mai socializzato con le altre ragazze: «Tra di noi dovevamo stare zitte».

L´avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, ha subito annunciato azioni giudiziarie: «Quella della signora Macrì sono dichiarazioni senza fondamento».

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