FOLLIA IN SCUOLA USA – L’incubo della strage di Columbine si è addensato per l’ennesima volta, e per cinque lunghe ore, sugli Stati Uniti. Un liceale armato di pistola ha tenuto in ostaggio 23 studenti e un’insegnante in una scuola del Wisconsin, prima di uccidersi poco prima dell’irruzione della polizia. Aveva 15 anni. Gli agenti sono entrati nella scuola dopo aver udito tre colpi di pistola. Nessuno degli ostaggi è rimasto ferito.
Stando ai primi racconti degli ostaggi, lo studente appariva depresso e non sembrava avesse intenzione di fare del male. Nella scuola stavano guardando un film quando il ragazzo ha estratto l’arma e ha aperto il fuoco contro il proiettore. Quindi ha esploso un altro colpo. Campbell e gli altri ragazzi hanno cercato di tenerlo calmo parlando di caccia e pesca. Cinque dei 23 ostaggi sono stati rilasciati 20 minuti prima dell’irruzione della polizia nella classe, dopo aver chiesto di poter andare in bagno. Gli altri 18 studenti e l’insegnante, che ha mediato tra il liceale e le autorità, sono stati rilasciati solo dopo l’intervento degli agenti.
Nell’edificio scolastico la polizia ha rinvenuto un fucile calibro 22 ed una pistola semiautomatica da 9 millimetri, con le rispettive custodie. Nelle scuole americane la vigilanza è stata rafforzata proprio dopo il massacro del 1999 al liceo Columbine, in Colorado, in cui due studenti uccisero 12 compagni e ne ferirono altri 21 prima di togliersi la vita.
Repubblica.it