DENIS VERDINI INSULTA IL COLLE – “Noi sappiamo che” il Capo dello Stato ha le sue prerogative “ma ce ne freghiamo, cioe’ politicamente riteniamo che non possa accadere questo. Anche i partiti hanno le loro prerogative“. Lo ha detto il coordinatore del Pdl Denis Verdini riferendosi all’ipotesi che, in caso di caduta del Governo, “il Capo dello Stato, nelle sue prerogative, possa pensare che per risolvere i problemi di questo Paese si mandi a casa chi ha vinto le elezioni, Berlusconi e Bossi, e si mandi al Governo chi le ha perse, Casini e Bersani”.
Il Colle: nessuno può oscurare prerogative del Quirinale
Poco prima il Quirinale aveva fatto sapere che nessuna presa di posizione politica di qualsiasi parte puo’ oscurare il fatto che ci sono prerogative di esclusiva competenza del Presidente della Repubblica.
La nota del Quirinale e’ stata dettata dalla necessita’ di mettere al riparo le prerogative di esclusiva competenza del Capo dello stato dalla polemica politica di questi giorni che, in vista del voto del 14 dicembre, si esercita anche nel delineare scenari che sconfinano, appunto, nelle prerogative del capo dello Stato, come ad esempio lo scioglimento, o meno delle Camere e l’eventuale ricorso alle urne.
Tra gli altri, oggi il presidente della Camera Gianfranco Fini, ha chiamato in causa proprio il presidente della Repubblica quasi “interpretandolo” come ha accusato il ministro Altero Matteoli: Se il governo il 14 dicembre non otterra’ la fiducia “l’Italia non andra’ a votare”, ha detto Fini aggiungendo che “il capo dello Stato sa cosa fare”.
“Non si andra’ a votare ma non si potra’ continuare con la situazione che c’e’ oggi. Non dico di piu”‘, ha concluso il presidente della Camera. Quindi Matteoli ha criticato non solo la presa di posizione di Fini, ma anche il fatto che il Quirinale non abbia diffuso “note di protesta” per questa invasione di campo. Poi in serata la puntualizzazione dagli ambienti del Colle.
La smentita del Pdl
“Alcuni mezzi d’informazione, compresi siti internet di importanti quotidiani, stanno rilanciando la frase del Coordinatore nazionale del Pdl, on. Denis Verdini (peraltro precisata e chiarita dallo stesso), come una replica al presidente Napolitano. Niente di piu’ falso”, si afferma in una nota dell’ufficio stampa del Pdl.
“La precisazione del Quirinale alle parole del presidente Fini, infatti, e’ delle 20 e 26, mentre l’intervento dell’on. Verdini a Prato e’ avvenuto alle 19. E’ singolare, anche se siamo certi che non sia stato fatto apposta, che le agenzie di stampa abbiano riportato tempestivamente le parole del Coordinatore nazionale del Pdl, senza alcun riferimento alle prerogative del capo dello Stato, salvo poi citare il ‘politicamente ce ne freghiamo’ solo alle 21 e 03, facendo apparire questa frase come una risposta al presidente della Repubblica. Tutto cio’ non solo e’ destituito di fondamento ma anche grave”.
Bersani: parole vergognose e gravi
Per il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani “le parole di Verdini sono vergognose e di una gravita’ inaudita. La smentita e’ peggio delle affermazioni precedenti. La squadra di Berlusconi sta perdendo la testa. L’Italia deve uscire al piu’ presto da questa situazione”.
IdV: vocabolario fascista
“Da Verdini arriva uno schiaffo alla Carta e un vocabolario nonche’ un atteggiamento di stampo fascista”. E’ quanto afferma in una nota il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando. “Verdini – aggiunge – e’ l’emblema di questa classe politica arrogante e indegna: se ne vadano tutti a casa”.
Rainews24