Repubblica: Futuro e Libertà organizza una cena per autofinanziarsi, 600 professionisti a Villa Miani

CENA FUTURO E LIBERTA’ . Il rettore e il professionista di grido. Uno stuolo di imprenditori e poi avvocati e notai. È la “Roma bene” alla corte del presidente della Camera. Si ritrovano in oltre 600 alla prima cena di autofinanziamento organizzata da “Futuro e Libertà” a Villa Miani, una delle residenze più rinomate della Capitale.

Ci sono anche, tra gli altri, il rettore della Sapienza Luigi Frati e il patron della Formula Uno Maurizio Flammini, l´amministratore delegato di Fonditalia Massimo Caputi e tanti professionisti. L´avvocato e docente Cesare San Mauro e il legale Andrea Piovesan. Solo alcuni nomi tra i tanti. A un certo punto la sala delle feste è gremita, si devono allestire nuovi tavoli per far posto ad altri posti, oltre ai 600 coperti previsti. Ed è una notizia d´oro per gli amministratori del nuovo partito, dato che a ciascun partecipante alla serata è stata richiesta una sottoscrizione da mille euro, da destinare alle casse di Fli. Non certo floride, dato che i fondi di An sono ancora congelati dalla disputa legale con gli ex “colonnelli” e tra poco più di un mese si terrà il congresso fondativo a Milano (14-16 gennaio).

C´è tutto lo stato maggiore del partito a Villa Miani, da Bocchino e Briguglio, ma soprattutto c´è il leader Gianfranco Fini. Poche ore dopo che Chiara Moroni ha depositato la mozione di sfiducia al governo Berlusconi, il presidente della Camera parla alla platea e ribadisce che «noi andremo avanti, perché non ci fermeremo davanti a chi ci vorrebbe mettere alla porta», confermando la previsione che Berlusconi «non resterà a Palazzo Chigi» e che comunque «non si andrà ad elezioni anticipate» sebbene Fli si farà trovare pronta anche di fronte a questa eventualità. Una cosa è certa, ha assicurato Fini: «In questo partito non ci sarà spazio per carrieristi e personaggi equivoci».

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