LA PUGLIA ACCOGLIE RIFIUTI DELLA CAMPANIA – Le tonnellate di rifiuti campani sono 45mila e non 50mila. E la Regione guidata da Stefano Caldoro verserà 500mila euro come ristoro ambientale alla Puglia, oltre a pagare per quella quantità di monnezza 20 euro di ecotassa a tonnellata, il doppio della tariffa ordinaria. In tutto altri 900mila euro che Regione, Provincia di Taranto e i suoi comuni interessati (Fragagnano, Statte e Grottaglie) potranno investire in politiche ambientali. I camion che arriveranno in Puglia, dalla prossima settimana, per tre mesi, saranno non più di sei e porteranno nei tre siti, poco meno di 500 tonnellate al giorno.
Sono i dettagli dell´intesa tecnica firmata ieri dagli assessori all´Ambiente delle due Regioni, il pugliese Lorenzo Nicastro e il campano Giovanni Romano, coadiuvati dall´Arpa Puglia, dal generale dell´esercito, Antonio Monaco, dai carabinieri del Noe, dalla Provincia di Taranto.
Le forze armate interverranno dai punti di partenza per controllare quantità e qualità dei rifiuti che non è il cosiddetto “tal quale”, il sacchetto domestico, ma un composto lavorato negli impianti Stir (ce ne sono sette in Campania, uno per ogni provincia) per essere diviso in frazione umida e frazione secca, e dopo biostabilizzato, reso inodore e confezionato in ecoballe. Il sacchetto, così trattato, diventa “rifiuto speciale”, codice 191212. Questo arriverà in Puglia, nel Tarantino, dove la polizia provinciale potrà fare tutte le verifiche, oltre a un sistema Gps che seguirà i camion e controllerà che non facciano percorsi diversi da quelli fissati nella riunione tecnica. I mezzi sono dotati di cassoni a tenuta per evitare ogni tipo di dispersione.
L´intesa di ieri, la prima che la Campania sottoscrive dopo i tavoli politici e tecnici di lunedì e mercoledì a Roma, fissa questi dettagli. «L´individuazione delle discariche – spiega Nicastro – non è dipesa da noi ma è legata all´aggiudicazione di un bando di gara promosso dalla Protezione Civile da parte del Consorzio Cite», di cui fanno parte Ecolevante, Italcave e Vergine, le società proprietarie dei tre siti. «Normalmente – ha aggiunto Nicastro – in quei siti arrivano dai 20 ai 50 camion al giorno e solo sei al giorno saranno quelli in più dalla Campania. Anche il rischio saturazione è piuttosto lontano, potendo quelle discariche accogliere ancora oltre un milione di metri cubi a fronte delle meno di 50mila tonnellate previste dalla Campania».
Nicastro non teme l´ira dei comuni interessati. Sindaci e assessori erano presenti all´incontro di ieri mattina, nella sede della Presidenza della Regione, sul lungomare di Bari. Non solo quelli di Grottaglie, Statte e Taranto, sede dei siti, ma anche San Marzano di San Giuseppe, Lizzano, Fragagnano, Monteparano e Faggiano, che sono i territori di transito per arrivare alle discariche. L´assessore assicura tutti e dice di aver riscontrato «un senso di piena condivisione di solidarietà». Così come altre Regioni. Il tour di Romano è appena cominciato. Lunedì sarà in Lombardia dove l´intesa coinvolge l´A2A, la società lombarda che si è aggiudicata la gara per gestione del termovalorizzatore di Acerra. Poi andrà nel Lazio, nel Molise, nelle Marche, in Toscana ed Emilia. Romano intanto ringrazia la Puglia: «L´accordo raggiunto con la Puglia dimostra che non ci sono preclusioni ideologiche, visto che le nostre amministrazioni sono di segno politico opposto».