Tassa sui cani a Bolzano, sdegno delle associazioni animaliste: la Lav sul piede di guerra

TASSA SUI CANI A BOLZANO – Dopo gli sforzi e le numerose campagne promosse dalle associazioni ambientaliste e animaliste contro l’abbandono dei cani e il fenomeno del randagismo, suscita scalpore l’annuncio della Provincia di Bolzano riguardo all’ipotesi di inserire una tassa sui cani.
Ovvero, il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder e l’assessore alle finanze Roberto Bizzo vorrebbero introdurre una tassa “di proprietà” per i cittadini dell’Alto Adige: dai 50 euro l’anno per cani di piccola taglia, fino a 150 euro l’anno per cani di grossa taglia, o definititi “potenzialmente pericolosi”.

Una proposta indegna per la Lega anti vivisezione (Lav) che si è subito opposta all’articolo 25 della nuova legge regionale per l’Alto Adige-Sudtirolo, già approvato in commissione e al voto prossimamente in Consiglio Provinciale. 
Gli ambientalisti chiedono pertanto il ritiro dell’articolo 25 di questo disegno di legge, sostenendo al contrario servizi per la riduzione del randagismo e una maggiore attenzione nei confronti del benessere degli amici a quattro zampe. Ipotesi più probabile per la Lav, quella di proporre eventuali tasse a chi fa buisness con gli animali.

In caso contrario la Lav è determinata ad interpellare il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, perché sia ripristinato il diritto dei cittadini ad ospitare un cane senza dover pagare ulteriore tasse.
In questo periodo di crisi, in cui le famiglie arrivano difficilmente alla fine mese, sembra veramente paradossale, gravare ulteriormente sulle spese. Eppure, ancora una volta sono prese di mira le fasce più deboli e indifese.