Repubblica: Fiat Mirafiori: accordo tra sindacati e Marchionne. Fiom: “Pause corte e meno giorni pagati di malattia”

ACCORDO FIAT MIRAFIORI – Trentasei pagine più allegati. Il contratto di Mirafiori, destinato per unanime ammissione di tutti i protagonisti a modificare radicalmente il sistema di relazioni industriali in Italia, sarà sottoposto a referendum a gennaio, probabilmente tra il 18 e il 20 del mese. «Pomigliano è stato un sasso che ha cominciato a rotolare lungo un pendio pieno di neve. Mirafiori lo dimostra», dice il leader del Fismic, Roberto di Maulo, capofila dei sindacati favorevoli all´intesa. «Di Maulo ha ragione – risponde Giorgio Airaudo della Fiom – e per questo vogliamo provare a fermare la valanga. Il rischio è un modello aziendalista in cui i sindacati vengono usati come fornitori del consenso alle tesi dell´impresa».

Ecco i punti principali dell´accordo della discordia.

Orario di lavoro

Nella nuova società in joint-venture tra Fiat e Chrysler (che nascerà nel 2012) saranno possibili 4 tipi di orario a seconda delle esigenze produttive. Oltre all´attuale con due turni di 8 ore al giorno per cinque giorni alla settimana (5 per 2), è previsto uno schema con l´introduzione del turno di notte su cinque giorni lavorativi (5 per 3) e un altro schema con il turno di notte su sei giorni compreso il sabato (6 per 3). Al momento del passaggio da un sistema all´altro, «l´azienda avvierà un esame con i sindacati». La procedura dovrà durare «al massimo 15 giorni», dopodiché l´azienda applicherà l´orario da lei prescelto. Al momento del passaggio dal sistema “5 per 3” al sistema “6 per 3”, «le parti valuteranno anche l´eventuale sperimentazione, per un periodo non inferiore ai 12 mesi» di uno schema che prevede turni di 10 ore (due al giorno) per sei giorni alla settimana. I lavoratori che lavoreranno dieci ore per quattro giorni potranno riposare i successivi tre. L´azienda avrà mano libera sugli straordinari: potrà ordinare ai lavoratori fino a 120 ore all´anno (oggi sono 40) e contrattare con i sindacati altre 80 ore per ogni lavoratore.

I sindacati favorevoli sottolineano che «il ricorso massiccio ai turni di notte e agli straordinari produrrà un incremento in busta paga fino a 3.700 euro lordi all´anno». I contrari osservano che «far lavorare per 10 ore consecutive una persona in linea e poi chiedere anche l´undicesima ora di straordinario mette a rischio la salute».

Pause e mensa

Le tre pause di ciascun turno di lavoro saranno di 10 minuti ciascuna per un totale di 30 minuti. Oggi la loro durata complessiva è di 40 minuti. I dieci minuti lavorati in più verranno monetizzati: 45 euro lordi al mese. La pausa mensa (mezz´ora) non sarà a fine turno, ma la questione verrà nuovamente discussa quando nascerà la joint-venture con Chrysler. Nel caso di turni di 10 ore, le pause rimarranno invece di 40 minuti complessivi. Il nuovo sistema di pause entrerà in vigore dal 4 aprile 2011. Per i sindacati favorevoli «con i nuovi metodi di lavoro la fatica è minore e dunque il taglio di dieci minuti di pausa non è così grave». Per i contrari «anche la riduzione delle pause può diventare un rischio per la salute, così come dimostrano le più recenti indagini mediche».

Malattia e assenteismo

L´accordo collega assenteismo e malattia. Quando il tasso di assenteismo è giudicato eccessivo (il 6% a luglio 2011, il 4% a gennaio 2012, il 3,5% dal 2013) non si paga il primo giorno di malattia a chi si sia ammalato subito prima di un giorno di riposo o di ferie, negli ultimi 12 mesi. Sono escluse patologie gravi. «Un sistema per colpire i furbi», dicono i sindacati favorevoli. «Se un lavoratore è ammalato lo stabilisce il medico, non il caposquadra», ribattono i contrari.

Contratto e scioperi

«Il nuovo contratto non aderisce al sistema confindustriale» e dunque non prevede l´elezione dei delegati di fabbrica. Solo i sindacati firmatari possono nominare dei rappresentanti aziendali. I sindacati che sciopereranno contro l´accordo potranno essere puniti con l´annullamento dei permessi. L´azienda inoltre rinuncerà a trattenere le quote di iscrizione dalle buste paga (scaricando sul sindacato l´onere di raccogliere i soldi). I lavoratori che sciopereranno contro l´intesa potranno essere licenziati. Ognuno di loro avrà personalmente firmato il nuovo contratto al momento della nascita della joint-venture.

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